Spesso i ragazzi non si avvicinano ai classici e le copertine polverose delle biblioteche non aiutano. Leggere i classici è una delle avventure più stupende che un lettore può compiere e non farlo perché sembrano meno accattivanti dei libri recenti è davvero un peccato. Tante delle storie che ora stanno andando per la maggiore affondano le loro radici nei grandi classici della letteratura e da loro traggono ispirazione.
La Giunti Y ora li sta riproponendo in una veste nuova e sicuramente accattivante e con un prezzo davvero contenuto (solo € 7,00). Dopo il successo di Orgoglio e Pregiudizio, Cime tempestose, Jane Eyre e Bel Ami, il 18 gennaio arriveranno altri quattro bellissimi romanzi.
Scopriamoli insieme.
La novella di Amore e Psiche, tratta dalle "Metamorfosi" di Apuleio, è tra le più belle fiabe mai state scritte. Al di là delle infinite interpretazioni e riletture cui è stata sottoposta, dei sovrasignificati allegorici e simbolici di cui è stata oggetto, risulta uno dei testi più affascinanti della letteratura classica. La storia di Psiche, tanto bella da suscitare l'invidia di Venere, e di Cupido che la ama senza mai lasciarsi vedere, della loro passione, fino alle nozze e alla nascita di una figlia divina, Volumptas, è stata letta e amata nei secoli.
L'autore:
Lucio Apuleio nacque a Madaura, città di confine tra la Numidia (odierna Algeria) e i nomadi Getuli del deserto, da ricca famiglia, verso il 125 d.C. Studiò a Cartagine, poi a Roma e ad Atene; la sua cultura fu vasta ed eclettica, come dimostrano le opere a noi pervenute; a Roma fu avvocato di grido. All'età di circa trent'anni, ritornando da Alessandria d'Egitto, si fermò a Oea (Tripoli) dall'amico Ponziano. La madre dell'amico, Pudentilla, che era vedova, innamoratasi del giovane e bellissimo Apuleio, lo sposò, destando le ire dei parenti che miravano alle ingenti ricchezze della vedova. Da qui l'accusa di aver conquistato la donna con le arti magiche. Apuleio si difese abilmente con la sua brillante Apologia, unico discorso giudiziario pervenutoci dell'età imperiale. Il processo fece epoca e Apuleio fu assolto; da questo momento si perdono le tracce di lui.
"Le affinità elettive" è, insieme al Werther, il romanzo più celebre di Goethe; concepito in origine come novella da inserire nella complessa architettura degli "Anni di pellegrinaggio di Wilhelm Meister", presto crebbe fino ad acquisire forma autonoma. Geniale rappresentazione della disgregazione della società aristocratica settecentesca e del tramonto di un mondo, "Le affinità elettive" cela in sé, sotto apparenze semplicissime, una malinconica riflessione sulla potenza dell'eros e sull'irreversibile scorrere del tempo, ma anche sul contrasto tra natura e istituzioni dell.uomo e sul conflitto distruttivo che da esso scaturisce. Nel destino dei quattro protagonisti del romanzo emerge la consapevolezza goethiana del profilarsi di un mondo in cui l.ordine superiore della norma morale lascia il posto alla semplice regolarità della legge di natura e al suo tragico dominio.
L'autore:
Johann Wolfgang Goethe, nato a Francoforte sul Meno nel 1749 e morto a Weimar nel 1832, è il massimo scrittore tedesco e uno dei padri della letteratura moderna. Poeta, drammaturgo e narratore grandissimo, oltre al Faust, suo capolavoro, scrisse quattro romanzi (Le affinità elettive, I dolori del giovane Werther, Anni di apprendistato di Wilhelm Meister e Anni di peregrinazione di Wilhelm Meister), divenuti modelli per la narrativa europea dell’Ottocento e del Novecento.
Romanzo epistolare lucido e amaro, altamente drammatico, implacabile atto d'accusa contro i costumi della nobiltà cortigiana, il libro suscitò grande scandalo nella Francia del XVIII secolo. Laclos presenta il quadro realistico di una società moralmente dissoluta e crudele attraverso gli intrighi intessuti da due libertini senza scrupoli - un visconte e una marchesa - per giungere, attraverso il raggiro e senza la minima cura per l'altrui rovina, all'autentico possesso, fisico e morale, di altri esseri gravitanti attorno al loro mondo.
L'autore:
La protagonista, Emma Bovary, donna di provincia, che dalla vita si aspettava tanto, insoddisfatta della sua famiglia, del suo modesto marito che pure la ricopre d'amore, e persino della sua graziosa bambina, sente il bisogno di evadere e di trovare al di fuori dello squallore quotidiano gli ideali e i sogni tante volte accarezzati durante la sua adolescenza. Il romanzo è il poema del disinganno, della fantasia romantica abbassata a mediocre storia reale, ma l'affetto, l'ironia, la pietà e il sentimento tragico finale restituiscono ai sogni la grandezza e la poesia, innalzandoli al di sopra del piccolo e meschino mondo circostante.
L'autore:
Un'occasione unica per avventurarsi tra questi giganti della letteratura per scoprire la potenza dei sentimenti descritti, l'umanità mostrata fin nelle sue fondamenta.