Un gioco da ragazze

Due notti fa ho visto un film: "Un gioco da ragazze", che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere su molte cose.
E' una pellicola tutta made in Italy, di Matteo Rovere con Filippo Nigro e Chiara Chiti, del 2008, di cui avevo letto varie recensioni.Racconta di Elena Chiantini ( Chiara Chiti ) che con le compagne Alice e Michela, sono le "bullette" di un facoltoso liceo. Figlie di Papà doc, fan di Kate Moss e Paris Hilton, che si sentono già adulte, consumando ectasy, cocaina e uomini come figurine. Elena annoiata dalla monotonia della sua vita si diverte a prendere in giro i più deboli, a denigrare le sue amiche incitandole all'anoressia e ritrova pace solo nel complicare la vita agli altri di cui è invidiosa. Non ha rapporti con i genitori, che sanno solo riempirla di soldi e quando nel suo liceo arriva un nuovo professore di italiano (Nigro), sposato con un bambino, che democraticamente cerca di farla ragionare, farà di tutto per sedurlo e rovinarlo.Nel film viene descritta una fetta della società odierna, che forse fa paura, ma esiste. Il clichè dei ricchi e dannati, mi ha deluso un pò, perchè di certo non sono tutti ad avere domestici e mille mega, ma di ragazze tossiche, anoressiche e annoiate dalla vita c'è ne sono fin troppe. Vi consiglio di vederlo questo film, se non l'avete mai visto,perchè ci apre un pò gli occhi, fa capire dove stiamo arrivando e dove siamo arrivati e fa anche un pò rimpiangere i tempi in cui niente era dovuto e c'era più tempo per sognare.Il bullismo freddo e reale che viene descritto, fa rabbrividire, ma è sapientemente messo in evidenza con saccente realismo.La scelta degli attori è consona e l'attrice femminile principale con la sua giovane età ha davvero stoffa da vendere. Nigro come sempre si dimostra bravissimo e nel ruolo di un uomo "normale", che fino alla fine si fa trasportare dalla sua appunto "normalità maschile", facendosi sedurre stupidamente, è perfetto.Spero lo guardate e mi fate sapere.Lulù