Un gioiello in Europa: Praga

Creato il 26 ottobre 2014 da Giorgiagarino

Un città europea di cui ho parlato già in altri articoli ma a cui voglio dedicare uno spazio apposito, è Praga, la capitale della Repubblica Ceca. Sono già passati parecchi anni da quando l’ho visitata nell’aprile 2006, eppure resta nel mio cuore come una delle città più belle che abbia visto. Delle città italiane ed europee mi piacciono prevalentemente quelle più piccole, in stile medievale o antico, ricche di storia e monumenti ma anche con quel lato tenebroso che traspare passeggiando nei loro centri. Per questo amo molto Londra o Dublino, per come devono essere state nell’800 e per come sono diventate, Parigi, Vienna… e Praga, che emana un grande fascino nonostante tra tutte sia probabilmente la più raccolta.

Ad aprile abbiamo trovato un bel clima, ma dipende dall’anno in cui si capita: ho sentito di chi ha trovato freddo e pioggia, noi siamo stati fortunati perchè faceva più caldo che a casa nostra in Italia. Un bel sole di giorno che scaldava subito e una giacca un po’ più pesante per la sera. La città è molto semplice da girare: si divide in parte vecchia e parte nuova, poi c’è la zona del Castello con la parte piccola della città (Mala Strana) e la Collina di Petrin.

Le facciate dei palazzi e delle case di Praga sono tutti caratteristici

Partiamo dalla parte vecchia di Praga, un dedalo di viuzze medievali e palazzi storici che culminano nel cuore della città: la Piazza della Città Vecchia. Testimone di rivolte e manifestazioni, con palazzi dalle facciate barocche e circondata di chiese e locali. La Chiesa di Tyn con i due campanili gemelli è uno dei simboli della città, così come il bellissimo orologio astronomico medievale poco distante, dalla parte opposta. Ogni ora offre il suo spettacolo ai turisti che si fermano apposta ad ammirarlo, con una splendida sfilata di personaggi mentre rintoccano le ore: i Dodici Apostoli e poi le figure della Vanità, dell’Avarizia, della Morte e del Turco. Ci fermiamo a pranzo nel ristorantino davanti, così possiamo osservare lo spettacolo seduti comodamente. Ma tutti i palazzi della piazza sono da osservare con attenzione, per i ricchi portali e i particolari che li caratterizzano.

Un dettaglio dell’orologio astronomico medievale durante la sfilata dei personaggi

Piazza della Città Vecchia, sullo sfondo la Chiesa di Tyn e a sinistra l’orologio astronomico

Compiamo anche un bel giro romantico in carrozza per il centro storico, prima di continuare a piedi.

Giro in carrozza del centro storico di Praga

In questa zona della città si trova il quartiere ebraico Josefov. Ci addentriamo nelle sue stradine, tra souvenirs e locali tipici, fino alla Sinagoga Vecchia-Nuova, la più vecchia ad essere ancora utilizzata in Europa. Visitiamo anche l’Antico Cimitero Ebraico, dalla Sinagoga Pinkas, passeggiando silenziosamente tra le lapidi. Per visitare, ci viene data una kippah, il tipico copricapo ebraico che in realtà dovrebbe indossare solo l’uomo…E’uno dei più vasti e importanti in Europa.

Nell’antico cimitero ebraico

Girando per la città troverete una chiesa più bella dell’altra ad ogni angolo, quello che consiglio è di girare Praga tranquillamente e senza seguire troppo la guida nel centro storico: è tutto interessante! La parte vecchia della città è collegata a Mala Strana, il caratteristico quartiere con il Castello, dal Ponte Carlo, uno dei più spettacolari d’Europa: due file di statue barocche ne delimitano le balaustre ma oltre a queste, è spettacolare anche il panorama che si gode attraversandolo. Da ogni lato si potrà godere di Praga, con le sue guglie gotiche, le cupole barocche, le torri medievali, la distesa infinita di palazzi storici… Il Ponte Carlo è una galleria all’aperto di sculture dei maggiori artisti boemi. In questa zona, affacciata sulla Moldava, la particolare Casa Danzante, di cui vi parlo in un articolo apposito.

La Casa Danzante, di cui parlo nell’articolo dedicato ad essa

Il Castello visto dal Ponte Carlo la sera

Il Ponte Carlo collega la città vecchia a Mala Strana, il quartiere che forma la parte piccola della città: qui si trova la parte barocca di Praga meglio conservata di tutta Europa, che ne fa un gioiello europeo non solo secondo la mia opinione. Da Mala Strana si sale fino al castello del quartiere Hradcany da cui prende il nome. Il quartiere è particolare in ogni angolo, le strade di ciottoli, le vecchie insegne, i giardini e i tipici pub nascosti nei vicoletti; affascinante di sera, quando i locali si animano, si può visitare solo a piedi.

Salendo al castello

Monastero di Strahov

Consiglio anche qui di girare senza meta, dalla piazza Mala Strana passando per il Monastero di Strahov, la Chiesa di San Tommaso con la famosa birreria sul retro dedicata al filosofo fino a salire al Castello di Praga. Una volta arrivati scoprirete che si tratta di una città nella città: cortili, vicoli, torri, palazzi, il Palazzo Reale, le guardie, una Basilica romanica, la Basilica di San Giorgio dedicata al santo che uccise il drago, il convento adiacente… dedichiamo quasi una giornata intera.

All’interno del complesso del Castello di Praga

Le guardie al Castello

Qui si trova una delle più grandi cattedrali gotiche d’Europa, la Cattedrale di San Vito con la Porta d’Oro e all’interno, la tomba in argento di San Giovanni Nepomuceno, un vero capolavoro. Nascosto tra i palazzi e le torri, si trova il Vicolo d’Oro, regno degli alchimisti e delle botteghe degli artigiani, stradina affascinante con casette colorate strettissime, che prende il nome dagli orefici che sostituirono nel tempo gli altri artigiani. Qui visse anche Franz Kafka, al numero 22. Oggi si trovano birrerie e negozietti.

La parte della Città nuova non è poi così recente, risale in realtà al Trecento e possiede anch’essa diversi palazzi medievali, ma è strutturata in modo completamente diverso dalla Città Vecchia, perchè è un’estensione della stessa man mano che negli anni la città si ingrandiva. Il fulcro è Piazza Venceslao, con il monumento equestre dedicato a San Venceslao, santo patrono della Boemia e il Museo Nazionale. Molte manifestazioni patriottiche e contro il comunismo ebbero luogo in questa piazza e qui viene anche ricordato Jan Palach, il ragazzo ventunenne che si diede fuoco per protestare contro l’invasione sovietica. Di fronte alla statua di Venceslao c’è una piccola teca che lo ricorda e sulla facciata della Filosofia dove era studente, una maschera mortuaria in suo ricordo. Qui ci fermiamo in un baretto ricavato da un vagone del treno, per una sosta dedicata all’immancabile merenda.

Un bar ricavato da un vagone del treno in Piazza Venceslao, in cui ci fermiamo a bere qualcosa

Bellissimo il decorato Palazzo del Municipio e le vie eleganti tutt’intorno, con negozi e ristoranti. La parte nuova è diventata sempre più sede del commercio di Praga, ma resta ancora qualcosa che ricorda il Medioevo, come la bella Piazza Carlo e la Chiesa di Sant’Ignazio, e il Monastero di Emmaus, a cui è stato però aggiunto un tetto moderno.

Continuiamo la visita spingendoci fino a Vysehrad, un forte che fu sempre meno influente del famoso Castello di Hradcany nel centro di Praga. Qui visitiamo la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, la Rotonda di San Martino e il cimitero nazionale, che visitiamo per l’importanza delle persone che vi sono sepolte, tra cui l’eroe nazionale Antonin Dvorak.

La rotonda di San Martino

Cattedrale a Vysehrad

Visitiamo anche la Chiesa di Santa Maria della Vittoria di Praga a Mala strana, che contiene il bellissimo Bambino Gesù di Praga, statuetta lignea ricoperta di cera molto graziosa, alta 47 cm e adornata da abitini tessuti a mano. Nelle vicinanze della chiesa, si trova l’isola di Kampa, dove soggiornavamo noi, all’hotel Kampa, comoda posizione tra la parte piccola e la parte vecchia della città, vicino al Ponte Carlo. Il quartiere è denominato la Venezia praghese per le case caratteristiche sul canale del Diavolo (poichè nella zona viveva una donna che si credeva indemoniata) e i panorami sul Ponte Carlo e sulla Moldava.

Il Bambino Gesù di Praga

Vista del Ponte Carlo dall’isola di Kampa

Adiacente al castello si trova la Collina di Petrin, a cui dedichiamo l’ultima mezza giornata prima di prendere l’aereo che ci riporterà a casa. Raggiungibile con una funicolare, gode di uno spettacolare panorama sulla città, è un parco cittadino dove rilassarsi con alcune attrazioni, tra cui il Labirinto di specchi dove ci facciamo un sacco di risate, e la Torre di Petrin, una copia della famosa Tour Eiffel di Parigi.

La vista dalla collina di Petrin su Praga

Vi consiglio di non perdere una cena o almeno una sosta alla storica birreria U Fleku, l’unico posto dove assaggiare la loro tipica birra, con canti e atmosfera tipica. A Praga si cena molto presto, dalle 18 e alle 21 abbiamo già spesso trovato difficoltà a trovare le cucine aperte, anche nei pub, questo un po’ in tutto il Nord ed Est dell’Europa. Per un pranzo o una pausa merenda, vi consiglio il Caffè Savoy, frequentato da Kafka e altri intellettuali, elegante caffè in stile viennese. Sorseggiare un caffè con panna nei luoghi dove sono stati personaggi che hanno cambiato la storia, è una cosa che cerco di non perdermi mai durante i miei viaggi.

Pub U Fleku: questa birra scura non la troverete da nessun’altra parte nel mondo

Al Cafè Savoy

A Praga si mangiano parecchia carne (manzo, oca, anatra, maiale) servita con contorno (patate, riso o gnocchetti di patate o di pane) oppure con salsa di mirtilli e panna montata (soprattutto il manzo), diversi tipi di zuppa ed il prosciutto di Praga alla brace (imperdibile!); molto comuni i canederli, i crauti, le salsicce, i wurstel e il gulasch ceco, meno piccante di quello ungherese ma ugualmente gustoso. Come dolce, lo strudel di mele.

Pranzo al Savoy: prosciutto di Praga e tartare di carne cruda con patatine fritte

Praga è stupenda secondo me, senza essere grande e dispersiva come altre bellissime capitali europee racchiude in pochi quartieri una bellezza rara al mondo, come un diamante. Chi sa coglierne la lucentezza, la apprezzerà e ricorderà per sempre.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :