Titolo originale: Miss Pettigrew Lives for a Day
Autore: Winifred Watson
Traduttore: I. Zani
Editore: Beat
Pagine: 208
Data di pubblicazione: 09 Ottobre 2012
ISBN: 9788865591161
Prezzo: 9.00 €
Sinossi:
E' una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l'aria di una spigolosa signora di mezza età e un'espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese. Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l'impiegata le ha dato l'indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse. L'edificio in cui si trova l'appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell'ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. E una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla. Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi. In preda all'ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l'assunzione cominci, ma anche elettrizzata.
Non so voi, però io penso che, certe volte, non siamo noi a scegliere i libri che compriamo o che vogliamo leggere, ma siano loro che ci vedono dalla mensola della libreria, dallo scaffale del supermercato o della biblioteca e facciano di tutto per farsi notare da noi.
Per lo meno a me è successo così con questo romanzo: non ne avevo sentito parlare né ne avevo letto recensioni sui blog che seguo, poi un pomeriggio di qualche mese fa sono andata al supermercato, l'ho visto e l'ho comprato attirata dalla promettente storia che garantiva di raccontare. E non ne sono rimasta delusa.
Miss Pettigrew è un donna di quarant'anni che vive nella Londra delgli anni trenta, povera in canna, alla disperata ricerca di un lavoro. Come tutte le mattine, si reca all'ufficio di collocamento pregando Dio di aiutarla a trovare un impiego perché sa benissimo, data la sua età, che questa sarà la sua ultima occasione. La donna dell'uffiico di collocamento è stufa di vederla ed è poco incline a darle una mano, ma quella mattina una proposta di lavoro ce l'ha e lascia l'indirizzo a Ginevra nella speranza di non vederla mai più.
Miss Pettrigrew, rinvigorita da una nuova speranza, si avvia verso uno dei quartieri più eleganti e belli di Londra decisa più che mai a fare bella figura, ad avere il lavoro di istitutrice e mantenerlo.
Giunta alla porta suona il campanello una volte, due volte, tre volte senza ottenere risposta e continua ad insistere sempre più nervosa fino a che finalmente quella porta si apre e appare la giovane e bella Delysa LaFosse.
Da qui in poi comincia una lunga serie di esilaranti ed equivoche situzioni che porteranno Ginevra nel bel mondo, per un intero giorno diventerà una rispettabile ed elegante donna dell'alta società e conoscerà anche un uomo che, forse, potrebbe mutare per sempre il suo stato di zitella...
Un romanzo frizzante, una scrittura fluida e leggera che fa sorridere e riflettere sulla diversità delle classi sociali, sui diversissimi problemi che deve affrontare ogni giorno chi è ricco e chi è povero, il tutto condito con l'immancabile e sottile humor inglese.
Molto particolare l'idea di scrivere un romanzo che comincia alle 8.00 di mattina e finisce dopo le 3.00 della mattina dopo e molto bella l'idea di usare le ore della giornata in cui si svolgono gli eventi per dividere i capitoli.
Un libro che si legge d'un fiato, che fa ridere e a volte intristisce, che ti fa fare il tifo per la mitica Ginevra Pettrigrew, perché è impossibile non affezionarsi a lei; che ti porta ad arrabbiarti per l'indecisione di Delysa tra due uomini, uno palesemente bastardo e l'altro decisamente troppo buono; che ti fa rivivere l'atmosfera chic delle feste londinesi dell'alta borghesia e la vita frizzante che faceva chi apparteneva ad essa.
Bello, bello, bello! Grazie per avermi scelto, quel giorno!