A ds: Atlante catalano del 1375, dettaglio con il sud-est asiatico. È la carta di riferimento fino al XVI secolo
Il grande racconto inizia con la descrizione dei viaggi verso l’Oriente dal XIII al XVII secolo. Nella seconda parte si va verso l’Occidente dal XV al XVIII secolo a partire dall’avventura di Colombo nel Nuovo Mondo per finire alle circumnavigazioni e alle rotte imperiali. Nella terza, infine, si va nel cuore dell’Africa dal XVIII al XIX secolo. E nell’ultimo capitolo ricorda le accuse più implacabili alla politica di oppressione delle nazioni europee con quanto ha scritto nell’opera di denuncia un “viaggiatore” e gran conoscitore del mondo arabo, Wilfrid Scawen Blunt che nel dicembre del 1900 redige un bilancio della spietata politica perseguita dall’intero Occidente: “…tutte le nazioni europee hanno trasformato la Cina in un inferno, massacrando, razziando e violentando nelle città conquistate, come se fossimo nel più buio medioevo. L’imperatore della Germania ha ordinato un macello e il papa guarda e approva. In Sud Africa le nostre truppe incendiano le fattorie agli ordini di Kitchener, mentre la regina, i due rami del parlamento e l’assemblea dei vescovi rendono pubblicamente grazia al Signore e votano i finanziamenti per l’impresa. Gli Americani spendono cinquanta milioni all’anno per massacrare i Filippini; il re del Belgio ha investito tutte
A sn: I primi indiani si presentano a Colombo
Infine ricorda quanto ha scritto Mark Twain nel 1897 nella sua relazione di viaggio Following the Equator, con il circostanziato atto d’accusa nei confronti delle politiche imperialistiche delle potenze occidentali: “…in molti paesi abbiamo data la caccia ai selvaggi, ai loro bambini e alle loro madri con i cani e i fucili, nelle foreste e nelle paludi, come passatempo pomeridiano… In molti paesi abbiamo sottratto la terra al selvaggio, e l’abbiamo reso schiavo, e frustato ogni giorno e abbiamo calpestato il suo orgoglio, e ucciso il suo unico amico, e l’abbiamo fatto lavorare fino a farlo crepare; e questo non ci fa specie, perché la consuetudine ce l’ha fatto accettare; eppure una rapida morte per avvelenamento è una delicata gentilezza…”.
La Victoria della flotta di Magellano, la prima nave ad avere circumnavigato il globo: Dettaglio di una mappa del 1589