Il grande stupa dorato resta immobile, circondato da mura antiche, lasciando bagliori tremolanti nell'ansa del Mekong che lo lambisce. Quasi un brivido di appagamento, poi la sostanziale fermezza di chi, in se' contiene l'universo ed il suo fluire. Puoi rimanere per ore seduto in silenzio di fronte a questa immobilita' sostenuta, ma non altera, consapevole. Ecco, la consapevolezza di questo paese, povero ma sereno (che terribile ovvieta', col cavolo che i poveri sono sereni) dove basta andare fuori della citta' e fermarsi un poco tra le risaie per capire che il lento fluire del tempo e' la soluzione. Arrestare un attimo la corsa, sedersi sotto il grande banian per goderne l'ombra, respirare rimanendo immobile e serenamente ascoltare il riso crescere.