Un’idea come un’altra per la rimozione della Costa Concordia

Creato il 12 giugno 2013 da Chit @chit67

La Costa Concordia giace ormai adagiata sul mare di fronte all’isola del Giglio dal giorno del naufragio ovvero dalle ore 21:42 di venerdì 13 gennaio 2012.

Nonostante sotto la spinta dell’indignazione dell’opinione pubblica venne dichiarato a caldo (e molto ottimisticamente) dai vertici della società armatrice che  “il relitto sarebbe stato rimosso entro pochi mesi” ad oggi lo stesso é ancora lì.

A chi avesse tempo, voglia e curiosità di ripercorrere le principali tappe di questa vicenda consiglio la lettura di questo post.
Agli altri non mi rimane altro che ricordare che la vienda é avvenuta in Italia, il Paese dove sappiamo bene che dal dire al fare c’è di mezzo un mare; un mare di burocrazia, di veti, di interessi e di chi più ne ha più ne metta tant’è che da una ricerca sul web fatta oggi, le due date più “gettonate” vanno da:

«Giglio: rimozione relitto Costa Concordia slitta a settembre 2013»

Alla preoccupazione delle autorità locali che secondo le autorità del Giglio:

«Si rischia anche l’estate 2014 o settembre 2015»

Insomma come sempre una cosa sono le parole ed un’altra i fatti. E quest’ultima ci dice inesorabilmente che oggi, giugno 2013 ovvero dopo 17 mesi dalla tragedia, il relitto è ancora lì e nessuno si sbilancia o azzarda più date di possibili rimozioni.

Ed allora pensavo…

Perché non prendere spunto da quanto fatto dalla Sun Cruise Hotel che a Donghae, in Corea del Sud, ha pensato bene di prendere una nave da 30.000 tonnellate, lunga 165 metri e alta poco meno di una cinquantina, trasformarla in hotel e “appoggiarla” a 30 metri d’altezza sulla scogliera che domina la spiaggia?

L’effetto finale, almeno in Corea, é stato il seguente:



[foto prelevate dal sito www.esuncruise.com ]

In fondo ad oggi l’unico che aveva “azzardato” a tanto era stato un ristoratore del sud della Croazia, di Cista Velika per la precisione, che per il suo ristorante di pesce aveva pensato bene di costruire 25 anni fa un’abitazione in mattoni a forma di nave:

          

INSOMMA… facciamo qualcosa, qualsiasi cosa per ridare ai cittadini dell’isola del Giglio il loro habitat e (soprattutto) per dare un freno, una volta per tutte a questo scempio tipicamente italico



che, perdonatemi l’eufemismo, non so a Voi ma a me ha “leggermente rotto i coglioni”!


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