Intervistato da Sam Weller (The Art of Fiction No. 203, the Paris Review), Ray Bradbury dice che le idee lo entusiasmano e non appena è preso da una qualche strana idea di scrittura l’adrenalina comincia a tormentarlo.
La fantascienza è un’idea che c’è nella testa di chi scrive, dice. Un’idea che prima di essere messa su carta ancora non esiste. Un’idea che presto potrà cambiare tutto per tutti e nulla sarà più come prima.
Non appena si ha un’idea che può cambiare anche una piccola parte del mondo si scrive di fantascienza. Infatti la fantascienza è l’arte del possibile, mai dell’impossibile.
I libri di fantascienza possono ispirare i bambini a diventare scienziati o ingegneri, oppure semplicemente ispirarli a fare qualcosa di interessante con le loro vite. Perché è una lettura che può aiutarli a liberare l’immaginazione e può ispirare sogni positivi di progresso o di avventura.
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