Con la stroncatura del Movimento 5 Stelle, o meglio di Grillo e della sua strategia politica, che Marine Le Pen ha fatto tramite un'intervista all'Espresso, il discorso odierno di Berlusconi - con tanto di finale tragico, commozione mista al malore prima di scandire la parola "Libertà!", ultimo fiato dell'eroe o "spinaci" del Popeye politico, vedetela come volete - scopre alcune strade che il Front National potrebbe percorrere.
Si parla appunto di quella "destra", che cavalcando il populismo si scrolla di dosso quel "centro" - di "centrodestra" - forse da sempre non troppo digerito.
Berlusconi ha detto che «L’Italia è l’economia più solida d’Europa dopo la Germania» dopo una lunga parentesi sulla situazione economica globale, indicando la Germania come la nazione che «dalla crisi ci ha guadagnato» e la Cina e l'India come concorrenti «sleali». Secondo Berlusconi l’unico modo per uscire dall’attuale situazione di recessione è che la BCE divenga un “prestatore di ultima istanza” in modo da opporre «un muro di banconote alle ondate della crisi». E via di richiami, anche sottili, a quest'Europa non troppo amica.
Dunque se non fosse chiaro lo spostamento verso posizioni anti-europeiste, oggi la fondazione della nuova Forza Italia ha scoperto definitivamente le carte. Con ogni probabilità il partito di Berlusconi resterà lo stesso all'interno del Ppe e non si alleerà con i francesi e gli olandesi - che continuano a confidare nella Lega, storico partner - ma la questione riguarda i flussi di voto. L'elettorato che magari potrebbe scegliere di sdoganare definitivamente le proprie visioni e affrancarsi da quel titolo di moderati, da sempre poco digerito - come quel "centro", appunto.
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