Entro anch’io allo Starbooks caffè, di cui ho tanto sentito parlare. Non sembra esserci quasi nessuno, sarà che é sera tardi. Mi siedo, sperando che si possa ancora ordinare un caffè.
“Ben ritrovata, Béatrice.” Mi saluta un giovane dall’accento francese e dall’inconfondibile abbigliamento settecentesco. Mi struscio le palpebre con il dorso delle mani: stavo già sognando e non me ne ero accorta!
“Sono molto contento che tu abbia ricominciato a scrivere e a credere in quello che scrivi.” Mi sorride Saint-Just. “Cominciavo a dubitare che il tuo blog meritasse il titolo che porta.”
“Tu credi che uno scrittore possa raccontare la Storia, anche se non é uno storico?”
“Uno storico ha il dovere del Vero; uno scrittore quello del Vero e del Verosimile. Non c’é altro strumento che la sensibilità per conoscere l’animo dell’Uomo.” Le sue parole mi danno il coraggio che cercavo, vorrei ringraziarlo, ma é già volato via.
Allora vado al banco e mi ordino un caffé: alla sua salute e alla mia.
Beatrice http://organt.altervista.org/