Un insegnamento che arriva da molto lontano: Lambaréné (Gabon)

Creato il 08 febbraio 2015 da Marianna06

 

Chi mi conosce  e sa del mio interesse per l'Africa ,  è al corrente pure che tutto è cominciato nella mia lontana adolescenza, quando ero ancora una studentessa ginnasiale.

Mi capitò un giorno, per caso, un testo teatrale dello scrittore francese Cesbron, dal titolo "E' mezzanotte, dottor Schweitzer".

Da quel momento in avanti, dopo averlo letto avidamente nel giro di poche ore, cominciai a interessarmi a "le grand docteur" e a leggere tutto quello che potesse riguardare la sua vita e la sua opera.

Accadimenti occorsigli anche prima che egli fosse giunto a Lambaréné, quel luogo molto speciale nel cuore dell'Africa, dove il burbero alsaziano ha trascorso poi novant'anni della sua esistenza, con moglie e figlia al seguito, e  costruito quel miracolo che è il "suo" ospedale.

Ospedale che oggi, dicono, sia uno dei più avanzati dell'intero continente.

Sono trascorsi 50 anni dalla morte di Schweitzer e leggo con piacere nella mia rivista "Missioni Consolata"  (gennaio-febbraio 2015) un ricco e interessante articolo-biografia di Ernesto Bodini sul medico alsaziano che, a trent'anni, ebbe il coraggio di fare una scelta coraggiosissima.

Ossia essere medico dei più poveri tra i poveri.

Per inciso quello che allora, cioè anni fa,  colpì il mio immaginario di adolescente fu proprio questo coraggio del cambiamento per un uomo che aveva un'esistenza tranquilla e normale e anche un certo successo come musicista e  teologo, ufficialmente riconosciuto.

Tornando all'oggi e all'articolo di Bodini, mi piace segnalare un concetto in particolare de "le grand docteur", che l'articolista evidenzia e che, pur mutando il contesto, potremmo fare nostro.

La certezza con la quale ha agito-scrive Ernesto Bodini riferendosi a Schweitzer - è la conferma che l'amore donato altruisticamente, germoglia e fiorisce, estendendosi a tutte le forme viventi.

In più essa, la certezza, non ha prezzo, e una volta trasmessa, perdura nel tempo.

Da qui l'articolista precisa  che l'insegnamento di Schweitzer è che "L'uomo non troverà la sua  pace interiore finché non imparerà a estendere la propria compassione a tutti gli esseri viventi".

Partendo da codesto insegnamento,  ossia offrire rispetto e dignità a tutte le creature senza eccezione alcuna, il The Albert Schweitzer fellowship,  gli amici e i continuatori dell'opera del medico alsaziano, sono giunti ad avere in Gabon un ospedale con ben sette reparti funzionanti, dove lavorano otto medici, di cui sette africani ,e un centinaio d'infermieri.

L'assistenza è garantita in media a circa 30mila persone l'anno  e nelle seguenti specialità : radiologia, medicina generale, chirurgia, psichiatria e odontoiatria.

Il supporto economico è dato prioritariamente  dallo Stato del Gabon (45%), da donatori svizzeri (21%), da donatori tedeschi (7%) e , infine,per il 27% da donatori di altre parti del mondo.

Chiudo, tuttavia, ricordando ancora un pensiero altrettanto importante, se non di più, tratto dallo scritto del dottor Schweitzer "Le respect de la vie" e cioè :"La verité n'a pas d'heure, elle est de tous les temps, précisément lorsq'elle nous parait inopportune".

E cioè :"La verità non ha un tempo preciso, essa è di tutti i tempi. Anche di quelli che a noi paiono inopportuni".

Pertanto il richiamo è che la verità e la sua ricerca riguarda anche i nostri tempi, tempi che ci paiono bui ma per i quali una luce va, comunque, cercata.Costi quel che costi.

In quanto nulla è impossibile quando è fatto con amore.Un amore, attenzione, che non è mai "pappa di cuore".

                                Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :