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Un interessante articolo sull’evoluzione del turismo ben scritto!

Creato il 01 novembre 2012 da Valericcione @valericcione

La costa romagnola ha conosciuto un primo sviluppo turistico tra le due guerre, quando l’artistocrazia italiana e le nuove classi dirigenti borghesi incominciarono ad affollare gli arenili di questa lunghissima lingua di spiaggia sabbiosa, che dalla laguna veneta scende fino alla costa marchigiana, dove la sabbia è sostituita dai ciottoli e poi dall’alta scogliera del Monte Bartolo, sopra Gabicce Mare.

Un interessante articolo sull’evoluzione del turismo ben scritto!
Fu Benito Mussolini, romagnolo doc di Predappio, a lanciare Rimini e Riccione negli anni Trenta del 1900, quando si recava in vacanza in Romagna assieme alla crème del regime, ma anche a quella della monarchia sabauda. Federico Fellini, riminese doc come Hugo Pratt, nel suo divertente film Amarcord ricorda “La Gradisca”, avvenente signorina dell’epoca che concedeva le sue virtù al principe Umberto, accogliendolo nel talamo del Grand Hotel di Rimini, con quell’espressione un po’popolare e decisamente romagnola nell’accento che ha fatto sognare generazioni di baldi playboy italiani e stranieri, cui le romagnole hanno saputo regalare il sogno di una vacanza romantica ma anche godereccia. Gli aitanti bagnini dell’epoca in compenso, non sono stati secondi a nessuno nel corteggiare e conquistare le grazie delle tante bagnanti, che giungevano in Romagna con il sogno di un’avventura che non fosse solo romantica. Olandesi, tedesche e svedesi hanno conquistato l’immaginario collettivo come dee dell’amore anche se le italiane non sono mai state seconde a nessuna…

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http://www.capodannorimini-2013.eu/storia-rimini-mussolini-monarchia-sabauda-fellini-hugo-pratt/


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