Chi compra un iPhone sa già che il proprio terminale è meno soggetto ad un rischio di svalutazione. Più uno smartphone perderà valore nel tempo o con la rivendita, maggiore è infatti il disinteresse del pubblico e le reali possibilità di conquista del mercato. Uno studio condotto da Piper Jaffray mostra come gliiPhone si svalutino molto meno rispetto alla concorrente linea Galaxy di Samsung: i device del colosso coreano perderebbero facilmente il loro appeal.
Su un follow up di 8 settimane, i dati dimostrano come la linea iPhone riesca a rimanere più fedele ai valori di vendita iniziali, con un tasso di varianza di prezzo di meno di 11.2 punti percentuali. La linea Galaxy, invece, vede unavarianza di oltre 13,7 punti percentuali: ciò significa che i terminali perdono più rapidamente il loro valore e gli utenti sono disposti ad acquistarli solo con riduzioni sensibili del loro costo. E tutto questo considerando anche come i prezzi di iPhone siano addirittura del 46% più cari su eBay, ulteriore dato che dimostra come la percezione del valore degli smartphone delle due società sia sostanzialmente diversa.
Analizzando più in profondità i risultati, si scopre come il device meno affetto da cali di prezzo siaiPhone 4S, con un tasso di variabilità di soli 7 punti. Segue iPhone 4 con l’8,8% e iPhone 5 con l’11%. Il Samsung Galaxy S III perde invece il 13,7%, mentre il Galaxy Note II addirittura il 15%. La variabilità di Samsung non è facilmente comprensibile: solitamente le tariffe di rivendita calano vorticosamente quando ci si attende l’arrivo di un nuovo modello – come sta accadendo per iPhone 5 in previsione del lancio di iPhone 5S. Ma Samsung ha già superato questa fase con la presentazione e la disponibilità del Samsung Galaxy S4, i prezzi in Rete dovrebbero quindi vedere una stabilizzazione, non un’ulteriore caduta.
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