Un voyage instructif en Chine
Réflexions d’un philosophe
(Traduit de l’italien par Marie-Ange Patrizio)
Dal 3 al 16 luglio ho avuto il privilegio di visitare alcune città e realtà della Cina, nell’ambito di una delegazione invitata dal Partito comunista cinese, della quale facevano parte altresì esponenti dei partiti comunisti del Portogallo, della Grecia e della Francia e della Linke tedesca; per l’Italia, oltre al sottoscritto, hanno partecipato al viaggio Vladimiro Giacché e Francesco Maringiò. Il testo che segue non è un diario o una cronaca; si tratta di riflessioni stimolate da un’esperienza straordinaria.
1. La prima cosa che colpisce nel corso del colloquio con gli esponenti del Partito comunista cinese e con i dirigenti delle fabbriche, delle scuole e dei quartieri visitati è l’accento autocritico, anzi la passione autocritica di cui danno prova i nostri interlocutori. Su questo punto, netta è la rottura con la tradizione del socialismo reale. I comunisti cinesi non si stancano di sottolineare che lungo è il cammino da percorrere e numerosi e giganteschi sono i problemi da risolvere e le sfide da affrontare, e che comunque il loro paese è ancora parte integrante del Terzo Mondo.
Per la verità, nel corso del nostro viaggio il Terzo Mondo non l’abbiamo mai incontrato... Leggi tutto