Magazine Viaggi

Un itinerario alternativo di Praga attraverso le leggende

Creato il 20 febbraio 2012 da Tipolosco

Visitare una città nuova è sempre un’avventura… che sia una metropoli o un piccolo borgo di provincia, l’emozione del percorrere strade nuove è sempre molto forte per quelle persone che fanno del viaggio e della scoperta una ragione di vita. Così è per me, una viaggiatrice appassionata, che non si accontenta di “guardareâ€� la città.. io la voglio vivere, in tutti i modi possibili, per farla parte di me e portarmela via.

È per questo che cerco sempre di approcciarmi alla mia nuova meta in maniera differente, cercando il modo migliore, quello che più si adatta alla destinazione scelta…e così è stato per Praga. Una città misteriosa, affascinante, nata tra miti e leggende, che cela tra le sue mura centinaia di storie incredibili, al confine tra l’immaginazione e la realtà.

Praga

Proprio questa sua natura incantata mi ha spinto ad abbandonare i classici itinerari turistici per tracciare un intrigante percorso alternativo, all’insegna dei racconti storici e quelli tramandati! Ho scoperto quindi che Praga si presta particolarmente bene a questo tipo di avventura! Interessante fu scoprire come le origini stesse della città siano magiche… sembrerebbe, infatti, che la sua nascita venne predetta da una donna, Libuse, che “videâ€� come una città grande e forte sarebbe stata costruita nel punto dove, in quel momento, un falegname era intento a scolpire una soglia…lì si sarebbe dovuto costruire un castello, a cui si sarebbe dato appunto il nome di Praha, a cui si sarebbero inchinati anche i principi più potenti. Leggenda? Realtà? Non ne avevo idea, sapevo solo che il viaggio già prometteva bene.

La prima scelta indovinata, prima di partire, fu quella di soggiornare in uno dei numerosi appartamenti a Praga che si affittano al centro della città…questo mi ha permesso di muovermi con più libertà e di vivere in totale connessione con la città, abbandonando la veste di turista per indossare quella di locale, almeno per qualche giorno. Così è iniziata la mia visita nei luoghi più misteriosi della città: mi avventurai lungo il Vicolo dell’Oro, dove ai tempi del famoso Rodolfo II, il re un po’ folle appassionato di esoterismo, risiedevano gli alchimisti, gli scienziati e i vari ricercatori di corte, ho attraversato poi il famoso Ponte San Carlo, ho girato per il quartiere Mala Strana e mi sono addentrata nel ghetto ebraico… tutto questo alla ricerca dell’anima arrabbiata dello stesso Rodolfo II, che, si racconta, vaga ancora per questi luoghi per aver maledetto, nel momento della morte, la sua amata città che lo aveva rinnegato.

Ponte Carlo

Il Ponte Carlo è poi il protagonista di un’ulteriore affascinante leggenda. Si racconta, infatti, che il ponte crollò ed invani furono i tentativi di ricostruirlo, fino a quando uno dei costruttori fece un patto con il diavolo: gli promise l’anima del primo che avesse attraversato il ponte una volta questo fosse stato terminato. Il costruttore, sempre secondo la leggenda, aveva pensato di ingannare il demonio liberando sul ponte un gallo, per poi scoprire che il diavolo era stato più furbo ed aveva fatto visita, sotto mentite spoglie, a sua moglie, che accorse al ponte pensando fosse accaduto un incidente al marito. La moglie morì la notte seguente con il bimbo che portava in grembo, la cui anima avrebbe continuato a vagare sul ponte emettendo piccoli starnuti fino a che uno dei passanti lo liberò inconsapevolmente, rispondendogli “salute!â€�.

orologio astronomico
Un’ altra storia di cui non si sa se sia verità o leggenda, è quella del famoso Orologio Astronomico che, verso la fine del quindicesimo secolo, venne affidato alla mano di un orologiaio, il quale lo rese un’opera preziosa ed unica, tanto da condurre i consiglieri comunali ad accecarlo per evitare potesse crearne uno simile per un’altra città. Una volta a punto di morire, l’orologiaio chiese il permesso di ascoltare per l’ultima volta da vicino il suo capolavoro e si avviò con il suo assistente fino agli ingranaggi dove toccò una leva che fece fermare l’orologio, per poi lasciarsi morire nel momento seguente. Nessuno fu in grado, per moltissimo tempo, di far funzionare di nuovo l’orologio.

Altro protagonista delle leggende di Praga è il Golem, un gigante generato dall’argilla delle rive della Moldava. Si narra che il Golem avesse il compito di difendere la popolazione del ghetto ebraico, vittima di continue aggressioni e che rispondesse agli ordini del Rabbino della città. Ma quello che doveva essere un difensore della pace, si trasformò con il tempo in un essere violento che diramava il terrore in città ed il Rabbino decise dunque di togliergli la vita. Secondo la leggenda, però, il Golem sarebbe stato poi riportato in vita dal figlio del Rabbino e veglierebbe tutt’ora sulla città.
L’ultima storia leggendaria che vorrei condividere con voi, è quella del pesce d’argento. Si racconta che, dopo la battaglia della Montagna Bianca, un uomo facoltoso fu costretto a fuggire dalla città, ma, prima di andarsene, decise di fondere tutta la sua argenteria in forma di pesce per poi nasconderlo all’interno della parete della sua casa. Anni dopo, quella stessa casa venne occupata da un altro uomo a cui venne chiesto dalle autorità di abbattere l’edificio e di costruirne uno nuovo. L’uomo, disperato, non avendo denaro sufficiente, avrebbe deciso di abbandonare la sua dimora quando, improvvisamente, da una parte diroccata del muro, cadde il pesce ed ebbe così il denaro necessario per realizzare i lavori. Questa è la storia che preferisco in quanto ci comunica come non si debba mai perdere la speranza, in quanto da quello che in un primo momento ci appare un male può in seguito nascere un bene!

Golem

Quelle che vi ho raccontato sono solo alcune delle tante leggende che creano un alone di mistero intorno alla città di Praga. Nessuno sa cosa sia realmente accaduto e se ci sia un fondo di verità in questi racconti tramandati nel corso dei secoli da padre in figlio, ma una cosa è certa: la città di Praga nasconde qualcosa di misterioso ed il turista che ponga un po’ di attenzione può percepire chiaramente l’atmosfera magica che si cela dietro ognuno dei suoi mattoni e può approfittare della sua permanenza in queste terre per lasciarsi conquistare dal fascino di una città in cui la modernità si mescola con il fervore popolare.

Francesca Petruzzi di oh-holidays.com


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine