Un killer nel mondo del burlesque (inchiesta romanzata sul burlesque in Italia) – 4a puntata

Da Burlesqueitalia

Da quattro giorni, un sicario cerca Eve La Plume per ucciderla. Nel frattempo, resta sedotto dal mondo italiano del burlesque e dai suoi personaggi. Che, oggi, sono Mitzi Von Wolfgang e Alan DeBevoise!
Fino al 24 maggio, in contemporanea su Burlesque.it e su Il Nuovo Corriere di Firenze, in collaborazione con Burlesque ViVO.

* * *

Mitzi Von Wolfgang

Il mondo del neo-burlesque mi affascina. Forse mi impaurisce.

Ieri sera non sono andato al festival. Non posso espormi troppo.
Tutti, parlano di lei, di Eve La Plume, ne parlano tutti come di una dea. Non è facile uccidere una dea. Sulla banchina mi guardo intorno, non c’è molta gente eppure ho sentito che qualcuno stamani partiva alla volta di Viareggio.

Salgo. Sul treno ci sono solo annoiati pendolari con la testa immersa nei loro pensieri, poi il caso mi viene ancora incontro.
Seduti l’una davanti all’altro ci sono due creature. Lui è distinto ed elegante, ha un look raffinato e unico, lei invece ha un aspetto serio, sensuale. Il suo vestito è blu, i suoi occhi scuri, si capisce che niente in lei è per caso. Mi siedo davanti a loro e ascolto:
«…è stata una conseguenza logica ed inevitabile di tutto il mio percorso: danza, teatro, animazione e quell’autentica passione per l’erotismo raffinato e la seduzione esercitata come un gioco sociale, nella vita quotidiana.» – dice lei.

Alan DeBevoise

«Anche per me la scelta d’intraprendere la carriera di boylesquer è derivante dalla mie passioni private, dal desiderio di esibirsi che caratterizza gli uomini, forse più delle donne, e dall’aver scoperto che nelle “the poormen’s follies” ovvero il burlesque, sono le idee che conducono il gioco.»
Dice lui. Bingo. Il caso comincia a dare prova della sua non esistenza. Continuo ad ascoltare:«La folgorazione per la burla, il travestimento e l’idea di incorporarlo nelle danze seduttive che facevo da anni e infine la conoscenza di Gypsy Charms, all’epoca “headmistress” del Ministry of Burlesque Academy di Londra, sono gli elementi che mi hanno spinto a diventare Mitzi von Wolfgang.»
Me lo ricorderò.
«Insegnante e direttrice della Burlesque School Milano, prima Scuola di Burlesque in Italia».

Una giovane ragazza passa indifferente accanto a loro. Torna indietro.
«Ma tu sei Alan DeBevoise. Ieri ho visto il tuo spettacolo. Mi sono divertita! Un autografo?». Forse mi sto sbagliando, non è fortuna la mia, il mondo del burlesque è più grande di quanto credevo. Lui accontenta la ragazza poi continua a parlare con Mitzi
«Sono diventato un boylesquer proprio per quello che ha detto quella ragazza, Non desidero sedurre ma divertire, porto in scena personaggi maschili sempre irriverenti e ispirati agli “acts” delle performers femminili. Voglio vedere il sorriso del pubblico attraverso l’occhio di bue, coinvolgerlo scendendo dal palco. E poi in quel mondo prettamente femminile mi piaceva l’idea di affermare una sorta di parità dei sessi che dalle scene si trasmetta anche nella vita quotidiana.». Lei, col tono di voce di chi sa che chi l’ascolta la capisce, aggiunge:
«Lo stesso vale per me. Credo che chi insegna questa fine arte di seduzione e raffinato ed ironico erotismo debba rappresentarlo anche nella vita di tutti i giorni. Quella seduzione gioiosa esercitata da una persona consapevole del proprio fascino. Non si tratta di insegnare solo delle coreografie, passi o pose, ma di saper sviluppare quel senso di attesa, mistero, suspense ed umorismo che sono la vera essenza di ogni seduzione.».

Ora dormo. Domani sarà una giornata dura: devo uccidere una Dea.

Continua…


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