Qualcuno vuole uccidere Eve La Plume! Durante la ricerca, il misterioso sicario incontra i personaggi italiani del burlesque: oggi è la volta di Scarlett Martini!
Fino al 24 maggio, in contemporanea su Burlesque.ite su Il Nuovo Corriere di Firenze, in collaborazione con Burlesque ViVO.
* * *
Viareggio.
Burlesque Garden.
E’ una giornata calda oggi. Riguardo la cartolina che tiro fuori dalla tasca della giacca con un po’ di timore. Memorizzo indirizzo e orario. E mi sorprendo a fissare la silhouette della donna che dovrò uccidere: Eve La Plume. La ripongo delicatamente. Per precauzione arrivo in anticipo allo spettacolo. Non voglio perdermi l’inizio, i particolari, l’atmosfera.
Mi preoccupo. Non sto parlando da professionista. Tocco la pistola. Mi ricordo perché sono lì. Nel locale non mi sento inadeguato. Non ci sono eccessi. Vedo eleganza e originalità.
La ragazza che parla al microfono ha occhi grandi, belli e un’espressione che tradisce simpatia e velata malizia. Il barman mi dice che è Scarlett Martini. La ascolto:
«Penso sia il Carisma, l’energia magnetica che si sprigiona durante lo spettacolo e che per quei lunghissimi 5 minuti tiene gli sguardi di un intero pubblico fissi su di te. Per quei 5 minuti servono almeno un paio d’ore di preparazione di trucco, acconciatura, stretching. Poi un bel respiro, sipario, ed inizia la magia.»
Mi piace come ha detto “magia”, le sue labbra si sono allontanate, soffermate, richiuse e di nuovo aperte in un piccolo bacio che sembrava destinato al pubblico. Mi sto distraendo, guardo l’orologio, ancora qualche minuto.
«Sul palco si sente solo l’energia del pubblico ed è qualcosa che ti fa sentire davvero una rockstar. E poi c’è tutta la preparazione degli spettacoli, la scelta del trucco, delle musiche, delle coreografie, girare per mercerie alla ricerca del brillantino perfetto…questa è forse la parte che mi diverte di più. Poi certo lo spettacolo è il risultato di tutti questi mesi di lavoro condensati in una manciata di minuti.»
La osservo, la ascolto, vorrei vederla camminare. Lei continua:
«Personalmente credo molto nelle sinergie artistiche ed è proprio questo che mi ha fatto credere nel Burlesque Garden, ed è stato forse il crederci così tanto, non solo da parte mia, a renderlo l’evento straordinario che è, conosciuto in ogni parte del mondo.»
Qualcuno domanda se siano simili, la Scarlett della vita privata e quella che si esibisce sui palcoscenici internazionali. Domanda sfacciata. Lei con gentilezza risponde:
«Scarlett Martini, spenti i riflettori, è molto più sobria di quello che molte persone immaginano, sicuramente Scarlett ed il suo alter ego quotidiano sono due identità che si compenetrano e si influenzano, Scarlett è il lato stravagante e impertinente..ma c’è poi una sottile linea di confine che tiene Scarlett a bada quando vuole insinuarsi troppo nella mia vita privata!»
Guardo nuovamente l’orologio aspettando che Eve La Plume esca da dietro quel sipario, non l’ho mai vista in tre dimensioni, non ho mai visto ballare la donna che stasera morirà per mano mia.
D’un tratto vedo qualcuno che non avrei voluto vedere. La cicatrice che ho sul petto si fa sentire. A questo servono le cicatrici: a ricordarti quando è meglio alzare i tacchi. Attraversando velocemente la sala, la vedo. Eve. Ha la pelle candida, si muove sfiorando il palco, il suo corpo crea una linea unica e irripetibile con i colori e con la musica: ogni attimo è perfetto e assoluto. Poi rivedo lui, la cicatrice brucia. Esco.
Per stasera non porterò a termine il mio lavoro. Non è mai facile attraversare le porte dell’Olimpo.
Parto per Roma.
Continua…