L’uomo è rimasto in balia della coppia tutta la notte e lo hanno obbligato a compiere con loro un pellegrinaggio tra i bar della Bassa. Ogni spostamento era interrotto da uno stop dell’auto con un avvertimento se fuggi o chiedi aiuto aumentano le frustate ed i colpi. Il tutto è terminato all’alba un’area di servizio dell’autostrada A21 in territorio di Ghedi, qui i due hanno portato l’uomo, tenendolo sotto braccio come se stessero sorreggendo un amico ubriaco. Nonostante le attenzioni messe in atto dalla coppia la “cosa” non è servita a non destare sospetti, infatti la cassiera del locale ed un autotrasportatore hanno notato il viso vistosamente tumefatto del magrebino ed hanno intuito che qualcosa non andava al che, senza farsi notare hanno allertato Carabinieri e Polizia. I due, forse insospettiti sono fuggiti, sottraendo alla povera vittima anche l’auto, una monovolume. Gli investigatori, sentita la testimonianza della vittima hanno ripercorso il tour dell’arancia meccanica e, i sospetti d si sono concentrati su M.S., manovale di 42 anni residente a Leno noto allo Stato per aver taglieggiato ed estorto denari a dei migranti spacciandosi per poliziotto. La vittima poi ha addirittura riconosciuto il sequestratore, il complice dovrebbe essere un 35enne di Offlaga denunciato a piede libero, M aurizio S invece è in carcere da lunedì in attesa di giudizio. Secondo quanto dichiarato il migrante avrebbe incontrato causalmente Maurizio S. in un bar di Leno. Il manovale chiede un prestito di 20 euro allo straniero che se prima si rifiuta poi cede, dopo di che con altre minacce Maurizio S costringe l’uomo a dargli un passaggio e così inizia l’orrore.
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