Secret Identity può sembrare può all'inizio il solito fumetto dell'ultima generazione, quelli che si pongono l'ormai inflazinata domanda: cosa succederebbe se i superumani comparissero sulla nostra terra, nella nostra società?
Fermarsi a quest' unica chiave di lettura, significherebbe spogliare la miniserie di Busiek-Immonen di tanti piccoli, gradevoli, particolari che l'hanno resa godibile e di facile e veloce lettura.
Busiek, è vero, si pone il solito quesito: uno come Superman che impatto avrebbe nel nostro mondo, un essere così onnipotente come sarebbe accolto dalle folle ed i governi?
La risposta si snoda apparentemente in una sceneggiatura che quasi segue un protocollo, già adottato da svariati autori, tra tutti limitiamoci a citare Straczinsky, nel suo Squadrone Supremo, o Kring per il suo telefilm Heroes, eppure Busiek non fa di questi aspetti, di questi espedienti, come per esempio, del governo cattivo che vuole trasformarti in un arma di distruzione di massa, l'elemento centrico della struttura della storia, non scade nella routine facendone la chiave di volta, al contrario, la silente caccia all'uomo del governo è una componente della storia, con questo lungi da me, nel farvi credere che Busiek tessa un intricata tela di sottotrame, il bello di questo fumetto sta nella sua pacatezza, nella sua ascetica ed atipica calma e staticità per essere un fumetto sul papà di tutti i supereroi.
Fosse un film Secret Identity, sarebbe un film francese di qualche lustro fa, con i suoi tempi ed i suoi temi.
Tuttavia in un punto della sua adolescenza, il giovani Clark scopre una sera, di avere in comune con l'eroe dei fumetti ben più del nome, un giorno, il timido ragazzo, si sveglia e scopre di star volando, in una sequenza di tavole che mi ha divertito scoprire, inquietantemente identica ad una sceneggiatura che ho iniziato a scrivere un anno fa e che mi sono deciso di finire quest'anno, facendo nascere un simpatico dubbio: ma lettori ed autori di fumetti, sono tutti legati tra loro come una sorta di uni-mente?
Il bello di questo fumetto è che però Superman, resterà il solo supereroe del pianeta, non nascerà nessun supercriminale ad animargli le giornate, in questo particolare sta la tranquilla originalità di questa lettura, è un mondo senza supereroi, quello in cui un giorno matura improvvisamente il papà di tutti i supereroi, e tale continua ad essere.
Questo Superman non è chiamato a salvare il mondo da un Lex Luthor, per osmosi la sua nascita, non porta all'apparizione di Bizzarro, Metallo, Starro, e compagnia bella, questo Superman salva delle vite, tornadi disastri aerei , terremoti, e basta, il tutto raccontato attraverso la deliziosa e funzionale voce narrante dello stesso Clark.
Per quel che concerne la parte grafica, Immonen, non fa che stupirmi, la suamutevoe matita non fa che spiazzarmi tutte le volte che guardo una sua tavola, diversamente di altri autori, riconducibili ad uno stile, riconoscibili dal tratto, Stuart Immonen è camaleontico, il suo approccio ai vari fumetti non è mai uguale, lisergico in Nextwave, dinamico ma comunque classico in Fear It Self o L'ultima notte, sono comunque lontani dallo stile che propone per Secret Identity, una matita e dei colori che prediligono un' approccio più realista, proprio per sottolineare probabilmente la particolarità del fumetto. Uno stile che si sposa perfettamente con la prosa tranquilla, Superman vola e tiene su aerei, ma la matita di Immonen tiene a bada le vostre endorfine, con inquadrature e tagli sinergici con la sceneggiatura di Busiek.
Fosse una becanda questo fumetto, sarebbe un Tè caldo, fosse una musica sarebbe un' aria classica dal movimento adagio.
Baci ai pupi.
Occhio alla spesa
L'edizione RW è in realtà una ristamapa, se vi ci mettete d'impegno, potreste anche trovare la vecchia ed. Play Press, ad un ottimo prezzo, io per esempio l'ho presa nel mercato dell'usato pagandola 12€, a dispetto delle 19,95€ (che mi significheranno poi sti 5 centesimi di sconto?) del cartonato della Lion.