Un libro coraggioso

Da Zazienews
Trop de chance, uscito in Francia nel 2007 per le edizioni du Rouergue, arriva da noi per merito dell'editore Camelopardus, marchio del gruppo Camelozampa. Ne è autrice Hélène Vignal, firma di punta della casa editrice francese non più indipendente, entrata a far parte del gruppo che vede come direttore editoriale Thierry Magnier. “Abito in paese. In paese ci sono un fiume che si chiama Mauldre, un municipio, una piazza, una chiesa e una scuola. Vado a scuola in paese, c'è il mio maestro, che si occupa di noi, di quarta e di quinta. Fuma in classe. Porta un anello con uno stemma. Quando prende a schiaffi i maschi, lo gira dalla parte del palmo. Lo sanno tutti, tutti sono d'accordo.Tutti sanno che ci sono il municipio, la scuola, il sagrato, la drogheria, la panetteria e la macelleria. Lo sanno tutti e tutti ne parlano. Parlano a voce alta del droghiere, del sindaco, del macellaio e del maestro. E' permesso. Criticano il sindaco che vuol decidere tutto da solo; chiedono delle tre figlie del macellaio; si arrabbiano perché i prezzi del droghiere sono troppo alti; ci sono genitori che vanno dal maestro a dirgli di non farsi troppi problemi a dare qualche schiaffone, soprattutto ai maschi. Tutto questo si fa a voce alta.” In questa piccola comunità si cela un'altra comunità, una setta, raccontata dalla voce narrante di una bambina di dieci anni, figlia di adepti. La bambina frequenta, insieme ad altri bambini, la grande casa del maestro dei genitori. Il maestro Maurice Lepoivre è il responsabile del Lavoro che gli adulti fanno su loro stessi, un capo carismatico da seguire, da servire e riverire. Intorno a questa casa vivono famiglie venute anche da lontano che si sono stabilite nei pressi della casa del maestro per imparare di più. “ Io non sono grande, sono una ragazzina; non una ragazzina comune, una ragazzina del Lavoro su di noi, ed è questa la mia fortuna segreta. Aspetto, e non faccio più domande. Un giorno capirò”. Una fortuna così grande, troppa fortuna, da desiderarne di meno. Meno fortuna e più tempo per giocare, guardare la televisione e stare con la mamma e il babbo, sempre più presi dalle lezioni del loro maestro. Un libro davvero coraggioso, che mette a nudo come l'infanzia possa essere schiacciata e in pericolo, anche nelle domestiche mura di casa e dietro l'alto muro della casa di un maestro di vita.Grazia Gotti