Interessante e condivisibile campagna di 'unlibroeunlibro.org' a favore della parità di trattamento fiscale degli eBook
Condividiamo e sottoscriviamo l’invito a divulgare l’iniziativa affinché “un libro sia un libro” in qualunque forma esso si presenti.
L’appello di unlibroeunlibro.org
In Italia i device per la lettura digitale stanno conoscendo una forte diffusione: nel 2013 gli ereader acquistati sono stati 2,4 milioni (+34,2%), i tablet 6,3 milioni (+65,7%) e gli smartphone 26,2 milioni (+43,0%). A essere in crescita è anche il tempo che gli italiani passano in loro compagnia. In un Paese dove 4 italiani su dieci (il 43% secondo Istat) leggono almeno un libro all’anno, intercettare lettori e non lettori attraverso i device che utilizzano maggiormente è la sfida da vincere per aumentare gli indici di lettura. Già oggi la lettura digitale, che nel 2013 ha registrato un +18%, cresce più di quanto non faccia la lettura dei libri di carta che, al contrario, nell’ultimo anno ha perso il 6,1%.
- Perché allora, nella normativa fiscale, si parla di ebook e libri in termini differenti?
- Perché un libro cartaceo gode di un’IVA agevolata (4%), mentre secondo la direttiva europea un ebook è assimilato a un servizio elettronico e sconta il trattamento fiscale ordinario (22%)?
- “Un libro è un libro”, indipendente dal supporto, perché non riconoscerlo?