Un libro lungo un’estate

Da Ilgiornaledeigiovanilettori

Agosto: gli uffici chiudono, le famiglie partono per le vacanze, i blog vanno in ferie… ma non GiGi! I lettori da 12 anni in su in cerca di letture per l’estate, a partire da oggi troveranno una serie di consigli concatenati: perchè è proprio vero che un buon libro tira l’altro!

Un sogno lungo un’estate, di Barbara Baraldi, Einaudi Ragazzi 2012, 10 euro.

Il primo libro che vi voglio consigliare è Un sogno lungo un’estate, la storia di Matilde, quattordicenne milanese costretta a passare i mesi estivi prima dell’inizio delle superiori in una vecchia casa di campagna, in compagnia dei genitori e di una scorbutica parente. Come se il malumore della ragazza non bastasse a rendere teso il clima da vacanza forzata,  si sommano ad esso l’irrequietezza di suo padre, che ha appena perso il lavoro ed è alla ricerca di una seconda possibilità nei luoghi dove è cresciuto, e la malinconia di sua madre, scrittrice di fiabe dagli occhi velati da una perenne tristezza.

Ma presto agli occhi di Matilde cominciano a comparire indizi che un’estate dalle disastrose premesse possa rivelarsi ben altro che sonnolenta e noiosa. D’apprima è un’inquitudine che la tormenta: i suoi vestiti spariscono misteriosamente dalla camera, gli adulti parlano con mezze parole di avvenimenti del passato, sua madre non vuole che si rechi nel vicino laghetto dei salici e i suoi sogni sono infestati dal fantasma più che reale di un bambino perduto.

Ma poi sono le opportunità a prendere il sopravvento: una nidiata di gattini appena nati da accudire, lo zabaione fatto con le uova fresche da condividere con la burbera padrona di casa Isabella, il furto di fragole fresche, una bicicletta da riparare, la ricerca del tesoro sepolto da un misterioso reduce in un vecchio mulino diroccato, l’amicizia con il cane Bob e il suo padrone Lucertola, la conoscenza di Riccardo, che sfrontatamente solca gli sterrati con la sua moto da cross.

Barbara Baraldi, autrice di noir e fantasy per adulti e adolescenti, si rivela bravissima ad intrecciare in questo racconto di formazione avvenimenti quotidiani ed eccezionali, restituendoci la fotografia dell’estate che tutti gli adolescenti vorrebbero vivere: quella in cui si scopre definitivamente qualcosa su se stessi, sui propri genitori e sul mondo che ci circonda.

Non ci fa però mancare quel tanto di mistero e romanticismo che rendono la lettura del romanzo avvincente e coinvolgente, utilizzando un linguaggio diretto (quello del racconto in prima persona di Matilde) e immagini vivide.

Un sogno lungo un’estate è consigliato a:

  • chi sta trascorrendo, o ha mai trascorso, di malavoglia l’estate in campagna: le suggestioni, i colori e i suoni della natura descritti lungo le pagine vi faranno guardare il paesaggio che vi circonda con occhi diversi, alla ricerca di corrispondenze con i vostri stati d’animo.
  • ragazze dai 12 anni in su, alla ricerca di bei personaggi femminili con cui identificarsi e, perchè no, anche di una storia romantica!
  • lettori adulti che vogliono rivivere le passioni dell’adolescenza, assolute, semplici e inebrianti.

Un libro tira l’altro!

Il prossimo libro della catena di letture sarà anch’esso di un autore italiano e parlerà di campagna, di segreti e tesori nascosti, di genitori… quale sarà? Lo scoprirete continuando a leggere GiGi… o indovinando la citazione che segue:

Tutto il mondo ci cambiava intorno; avevo tredici anni, era il 1958, i contadini lasciavano i campi e andavano a lavorare nelle fabbriche, le ultime tracce della guerra stavano pian piano dissolvendosi, non c’erano più case diroccate, macerie, o cose del genere. Nascevano altre strade, passavano più auto, più vespe, il nonno aveva comperato una Lancia meravigliosa e a volte lo vedevo passare dalla strada principale del paese. Alcuni avevano perfino la televisione e il frigorifero in casa. Tutto cambiava, la Storia ci accerchiava da ogni lato, ci scorreva accanto lambendoci appena, ma la nostra vita sembrava ferma all’immediato dopoguerra, in quella casa schifosa, senza niente di niente. Come nella favola della Bella Addormentata sembrava che un incantesimo avesse fermato il tempo il giorno in cui mia madre sposa bambina aveva baciato mio padre con la promessa di riabbracciarlo non appena fosse finita la guerra.

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