Un libro mi ha salvato la vita

Creato il 19 gennaio 2016 da Beltane64 @IrmaPanovaMaino

Il post che segue è apparso sul gruppo facebook La carica degli esordienti ed è un gran bel post, al punto tale che ho chiesto il permesso all'autore di poterlo pubblicare nel blog, condividendo il suo pensiero con tutti quelli che ci seguono.

di Milko Pinciaroli

Un libro può salvare una vita umana? Sì. A me l'ha salvata."
Io non ho preso un libro in mano fino all'età di quindici anni. A scuola mi impegnavo poco e a tredici anni sono finito in fabbrica, nel 1989 i bambini potevano lavorare. Così, poco più che un fanciullo, diventai un operaio con un avvenire già scritto. Un giorno, passando di fronte all'edicola, al ritorno dal turno di lavoro, notai un romanzo. Fui attratto dalla copertina e dal titolo: Giocatori e Amanti" (scritto da Jackie Collins N.d.R.) . Una storia d'amore nata fra un cantante americano e una giovane attrice di Hollywood.
I protagonisti erano infelici e vuoti, ma le loro vite erano molto più interessanti della mia. Così, mentre leggevo, capivo che esistevano altri "mondi" al di fuori del mio e che si potevano raggiungere. Fuori dalla mia provincia, dal mio paese, dalla mia piccola vita, c'erano decine di opportunità. Tutto dipendeva da me e dal mio coraggio di rischiare, come un esploratore in cerca di avventura, come lo scrittore che si mette in gioco sperando di fare centro. Un'altra esistenza era possibile e per farcela dovevo azzardare. Mi iscrissi alle superiori, frequentai l'università e andai a formarmi a Oxford per tre anni. Da allora non ho più smesso di studiare, leggere e lavorare.
Sono trascorsi ventiquattro anni da quel giorno. Quelle duecento pagine modificarono per sempre il corso del mio futuro, come forze benigne arrivate da un'altra galassia: l'immaginazione della scrittrice. Per questo, nel mio romanzo fantasyAdamantino Speziali e i segreti di Natale, tutto accade grazie a un libro, che arriva inaspettatamente fra le mani del protagonista e gli cambia l'esistenza. Sì. È tutto vero. All'età di quindici anni, fu un romanzo ad aprire il sentiero che mi condusse fuori dal bosco e mi salvò la vita.