Un libro per bambini che si affida al lettore

Da Caffenero

Siamo così abituati a seguire le parole dei libri ma dimenticare che non sono fatti solo di questo. Ogni parola letta prende una forma diversa nella mente di ogni lettore, tanto che se fosse possibile vedere come ognuno lo immagina rimarremmo stupiti. Cosa accade invece quando le parole non ci sono?

Se pensiamo ai bambini loro si affezionano al libro come oggetto, prima ancora di saper leggere, tanto che per loro le parole quasi non hanno significato. I libri senza parola sono un genere molto particolare in cui il libro si affida totalmente all’immaginazione del lettore. Sono adatti a bambini piccoli che interpretano le illustrazioni inventando ogni volta un racconto diverso, oppure ripetendo sempre lo stesso ma con più dettagli. In alcuni casi sono libri d’arte come questo:

“La città”

Sara Garosi, P. Ciacià

Artebambini

E’ un libro cartonato adatto a bambini dai 3-5 anni che si presenta con un foto centrale in cui passa un filo rosso (come la collana in cui è inserito).

Le parole sono volate via la prima volta che il libro è stato aperto“.

E’ quanto si legge sul retro di copertina, creando un pretesto che convinca il bambino di avere un mano un libro come gli altri, ma in cui deve partecipare e reinventare la storia. Il filo rosso a volte unisce, a volte completa le immagini, a volte crea illusioni. Le immagini sono in bianco e nero e accennano soltanto una bozza di racconto. Riconosciamo una scimmia che viveva libera, ma è stata portata in città con una nave, dove resterà il tempo di provare nostalgia e cercare di nuovo la libertà.

“La città” è una storia di libertà: di una scimmia, dell’immaginazione e anche di un piccolo lettore protagonista.