In questa rubrica proverò a dare un po' di spazio ad un'altra mia passione, ovvero quella per il cinema. Il primo protagonista di Un libro un film è Il diavolo veste Prada (The Devil wears Prada): la prima edizione del libro, scritto da Lauren Weisberger, è apparsa in Italia nel 2003 edito da Piemme nella collana Paperback adulti.
Il film, uscito negli Stati Uniti il 30 Giugno del 2006 ed in Italia il 13 Ottobre dello stesso anno, ha come protagoniste due star del calibro di Meryl Streep, nel ruolo della temutissima direttrice della rivista di moda Runway Miranda Priestly e Anne Hathaway in quelli della protagonista Andrea (Andy) Sachs. Quest'ultima, 23enne neolaureata di belle speranze giunta a New York con il sogno di diventare giornalista, si candida per caso al ruolo di seconda assistente proprio di Miranda e se resisterà un anno a fianco della direttrice, avrà la possibilità di essere promossa come redattrice, realizzando così il suo sogno. Ma lavorare a stretto contatto con Miranda non è molto semplice e questo Andy lo capisce molto presto: considerata da tutti un mito assoluto e venerata per la posizione ricoperta (Runway è la Bibbia della moda), la giovane cerca di accontentare le assurde richieste della direttrice ad ogni ora del giorno pur di raggiungere il suo obiettivo e nonostante le mille difficoltà. Di moda ne capisce poco, a differenza della prima assistente Emily che ha messo Miranda al centro della sua vita, con la speranza di poterla accompagnare all'evento più importante dell'anno, ovvero la sfilata di Parigi. Per raggiungere il suo obiettivo, però, Andrea sta perdendo tutti i suoi affetti: il fidanzato Alex che poco tollera la sua troppa disponibilità nei confronti di Miranda, la sua migliore amica Lily, la sua famiglia, tutti vengono messi in secondo piano. Nel frattempo l'anno è quasi trascorso e per accompagnare Miranda a Parigi viene scelta proprio Andy: durante il soggiorno nella capitale francese alla giovane viene comunicato dai suoi genitori che Lily e rimasta coinvolta in un'incidente ed ora è in coma. Cosa fare? Seguire il cuore per stare vicina alla sua migliore amica oppure continuare ad assistere Miranda nell'organizzazione della festa di Runway, evento clou della settimana della moda parigina? Andy decide di restare, confortata dall'idea che, essendo l'amica in coma, la sua presenza al capezzale non l'avrebbe certo aiutata. Miranda apprende dell'incidente occorso a Lily e si complimenta con Andy perchè le è rimasta accanto, da lei ritenuta decisione giusta. A questo punto Andrea si rende conto che sta diventando proprio come Miranda, cosa che non la rincuora affatto. Così decide di rientrare a New York per assistere l'amica, venendo così licenziata. Grande è la soddisfazione della giovane per aver messo fine quella vita frenetica che proprio non l'apparteneva. Lily nel frattempo si riprende e, ironia della sorte, Andy va a sostenere un colloquio proprio nell'edificio sede di Runway, questa volta come giornalista. Al suo interno si scontra con una ragazza che, con molti caffè in mano, si appresta a rispondere al telefono: è la nuova assistente di Miranda.
Raccontato in prima persona, il romanzo è narrato in ordine cronologico ad eccezione del primo capitolo. Lo stile è lineare e realistico, caratteristica di tutti i romanzi afferenti la cosiddetta chick-lit, ovvero letteratura per donne caratterizzata da uno stile irriverente e umoristico. Rispetto al film nel libro viene delineato molto bene lo spessore psicologico di Andy con le sue manie, i suoi vizi.
Nella trasposizione cinematografica, nonostante le vessazioni subite, la protagonista appare con un carattere abbastanza docile, caratteristica che la discosta dalla Andy del romanzo. Sinceramente proprio questo suo atteggiamento mi ha colpito e me l'ha fatta apprezzare ancora di più.
Diversi gli elementi che discostano il film dal libro: nel romanzo il fidanzato si chiama Alex ed è un insegnante, nella trasposizione cinematografica invece si chiama Nate ed è un cuoco; l'amica Lily nel libro è una studentessa con problemi di alcool mentre nel libro è una gallerista.
Nonostante l'autrice abbia sempre ribadito il contrario, sono troppe le caratteristiche che avvicinano Miranda Priestly a Anne Wintour, direttrice di Vogue America, per la quale Lauren Weisberger ha lavorato come assistente: anzitutto il carattere (sembra che non sia molto semplice lavorare a contatto con la Wintour), poi l'utilizzo di accessori feticcio (un foulard bianco di Hérmes per la Priestly e gli occhiali da sole per la Wintour), entrambe sono nate a Londra e non hanno terminato l'università, entrambe sposate due volte.
Nel 2013 è stato pubblicato il sequel del romanzo, La vendetta veste Prada e a breve potremo leggerlo anche noi in Italia. Molto probabilmente entro l'anno prossimo sarà realizzato il film.