In realtà non potevo pensare che fosse proprio la fabbrica ad aver creato una simile scritta. Pensavo piuttosto che il proprietario fosse un fanatico neonazista che aveva trasformato la O di Compass in una croce celtica.
Andando a smanettare in rete invece ho scoperto intanto che è una polemica in auge dal 2008, e inoltre che questa apparente croce celtica è in realtà una bussola (compass in inglese significa questo) stilizzata.
Non che ci sia molto altro da aggiungere. Forse solo che io non riuscirei ad acquistare una macchina che come logo, sia pure incidentale, abbia un simbolo nazista.
E che forse la casa produttrice avrebbe dovuto guardare un po’ più in là del proprio naso prima di scegliersi un logo così fuori luogo.
E a proposito di SUV, quando in giro se ne vedevano ancora pochi, mio papà si divertiva a chiamarli camioncini, e mi piaceva molto questo modo che aveva di sbeffeggiarli. Un giorno un SUV si mette in doppia fila dietro la mia macchina, e io, non riuscendo a uscire, entro nella farmacia lì davanti e chiedo provocatoriamente ad alta voce:
“è di qualcuno un camioncino nero in doppia fila?”
Un signore si allontana dal bancone dicendo che in effetti era suo e che l’avrebbe spostato subito. Poi ci ripensa e un po’ scocciato, nel modo strascicato che solo i romani hanno, mi dice:
“camioncino ‘n cazzo: l’ho pagato 70 mijoni!”