Occhi lucidi. Seno gonfio. Un ritardo di circa 1 settimana. I capelli quasi più folti e corposi. Una strana secchezza al viso. Un po’ di nausea. Questa è stata la mia ultima settimana.
Al primo giorno di ritardo ho pensato: ecco, proprio ora che le stavo aspettando con veemenza, sono in ritardo. Sempre stata puntuale, da spaccare l’orologio.
Qualche dolore, seno sempre più gonfio, nessun furuncolo – cosa strana visto che di solito in pms la mia pelle brilla meglio che un cielo di stelle – e un pensiero che timidamente bussa dentro di me.
Penso, no, non è possibile. Penso: sarebbe uno di quei miracoli quotidiani che…no, non è possibile.
Allontano il pensiero, e mi giuro che se fosse così non sprecherò nemmeno un commento negativi su dottori e scienza medica e su come la diagnosi fosse stata sbagliata.
10mo giorno: presentazione a Torino, mi coccolo su un possibile se, ma non voglio abbandonarmi troppo a questo meraviglioso pensiero perché poi la delusione è fatale. La stanchezza aumenta, dormirei a iosa, durante la presentazione sono così stanca che se non fese che ho appena fatto ogni esame del sangue possibile e immaginario, avrei dato la colpa a una possibile anemia…ma no, il ferro è perfetto, la nostra diete vegetariana funziona…La sera usciamo a cena con V., Bibi e i loro compagni. Mi continua a scappare pipì – e cosa più importante l’alcool mi da una nausea mai provata prima – e per me che posso essere considerata membro onorario del club degli alpini è una debacle non da ridere. bibi mi strizza l’occhio e accenna un timido ” magari sì..”. Io mi tolgo i tacchi e cammino con le mie nuove slip on – semplicemente perché mi va di sfoggiare mica perché penso di essere incinta e allora i tacchi si devono levare…nono.
Vado a letto, e sento una prima avvisaglia, un dolore sordo che riconosco benissimo. Ahia. Mi addormento di pessimo umore. Al mio risveglio corro in bianco: la mutanda bianca, si. Penso si. Aspetto ancora un po’ e poi in caso scatta la corsa in farmacia. Adesso posso pensarci perché dai ora i giorni di ritardo sono comprensibilmente acclamati.
Pranziamo con V, suo marito e le sue meravigliose bimbe. Non faccio in tempo a sedermi che sento. le sento. Vado in bagno: eccole.
Eh, niente: è come quando si rompe uno specchio antico, di quelli grandi e bordati di cornici importanti. Che senti proprio il vetro frantumarsi in mille pezzi, con quel rumore cristallino e forte e riconoscibilissimo.
Così: una piccola luce si è spenta dentro di me. Forse non era mai stata accesa del tutto, ma si era semplicemente mezza accesa. Perché in fondo lo sapevo che non potevo essere stata così fortunata. Che era impossibile visto che la visita era stata fatta due settimane fa e giusto per ricordarmelo anche questa mattina ho riletto il responso e parla chiaro: tube, tube, tube.
Quindi: quindi una notte in bianco con dolori vari, forti e diffusi. Mai stata così male per un ciclo. Mai. Forse è il mio corpo che anche lui si ribella al fatto che non è perfetto, ma ha le sue debolezze che devono essere curate. Tutto qui.
E allora questa mattina sono muffin ai fiori d’arancio, perché l’unica certezza che ho inizia con A e finisce con o e fa rima con Alessandro, il mio gitano e amore che sposo ogni giorno davanti a un tavolo da cucina tra una kitchen aid e qualche stampo per torte. Perché lui mi fa la camomilla e mi dice sorridendo che arriverà. Che nulla è perduto ma è tutto da vincere.
E allora oggi c’è il sole, e di buono c’è anche che ora, finalmente , essendomi venute, posso finalmente ultimare questi benedetti esami. E si risolverà tutto. Perché come dice la Bibi, troppi segni intorno a noi che spingono verso quella direzione. E noi siamo quelle che credono ai segni. Ed ai sogni.
Avanti tutta.
Ecco i gipsy tips della settimana.
– Quanto manca a Natale?48 giorni esatti. Ma dobbiamo inviare a pensare come fare del bene, a chi amiamo ma anche a chi ci circonda, perché si: gli altri siamo noi. E mai frase fu più vera. E’ un Karma gente. E’ partita la campagna solidale di Imaginarium, #IoRegaloSorrisi, in collaborazione con sei Onlus che operano in Italia, per regalare ai bambini meno fortunati un sorriso a Natale: ABIO Associazione per il Bambino in Ospedale ONLUS, Dottor Sorriso Onlus, L’Albero della Vita, Mission Bambini, SOS Villaggi dei Bambini e Fondazione Theodora Onlus. È stata creata una landing page ad hoc http://www.imaginarium.it/ioregalosorrisi.htm che permetterà ai clienti di donare i giochi, acquistandoli al prezzo scontato del 50%, la restante parte sarà donata da Imaginarium. Attraverso questa campagna si potranno regalare giochi e sorrisi ai bambini accolti nelle strutture delle associazioni aderenti al progetto benefico. Cosa aspettate?
– Non posso fare a meno di guardare Asos e questi maglioni natalizi. Ho un carrello virtuale pieno di queste delizie. Aiuto.
– Mi hanno inviato a provare un nuovo prodotto per capelli della Redken. In un flacone che sembra un diamante, gocce di brillantezza che non solo danno luce ai capelli, ma riparano e li rendono seta. Amo molto, e amerete anche voi, perché è un prodotto che sa già di Natale.
– La gipsy carovan si sposta in Hyundai. E quando siamo alla guida di queste macchine mi sa come di famiglia…è una sensazione strana. Ma tra la SantaFe e la station che stiamo guidando, mi sento una mezza surfista che viaggia tra ricette, amore e fantasia. Avete mai provato a guidarle?Cosa ne pensate?
– Le ricette della settimana dal mio IG.
Vellutata di ceci con semi di girasole tostati. Lasciare in ammollo i ceci per 12 ore, con rosmarino e salvia. Sciacquarli e poi farli bollire per due ore a fuoco basso- lenta cottura – con aglio e cipolla e nuovo rosmarino. Passare poi tutto al frullatore ad immersione. Salare e aggiungere i semi tostati.
Crostata di zucca: stendere la pasta frolla come fosse una normale crostata. per il ripieno: fate cuocere la zucca ( 1kg) con chiodi di garofano e anice, e 250 gr di zucchero. Aggiungere cannella e frullare il tutto quando morbida. far cuocere per circa un’ora mescolando, fino a raggiungere la consistenza di una marmellata. Lasciare raffreddare e nel frattempo scaldate il forno a 180°. Infornate per circa trenta minuti, dopo aver riempito la nostra pasta frolla.
Muffin ai fiori di arancia con farina di riso e mele. Ingredienti facili: acqua di fiori di arancio, cannella,
200 gr di farina bio 00, 60 gr di burro, 100 ml di latte di mandorla, 1 mela, 2 uova, 1 bustina di lievito vanigliato, 60 gr di farina di riso / pre riscaldare il forno a 180°C. Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere il burro , setacciare le due farine con il lievito. Unire tutti gli ingredienti fino a rendere un composto omogeneo. Mettere il composto negli stampi per muffin e infornare a 180°C per circa 30 minuti.