Ci sono momenti nella vita dove sembra che nulla vada come dovrebbe. Ieri ridendo il mio gitano mi ha guatato e mi ha detto: amore non ne imbrocchi una in questo periodo”.
Ecco, circa questo è il feeling. E io detesto sentirmi così. Ci sono così tante cose che stanno accadendo che non riesco a capire come far coincidere tutto: il tempo per chi amo, il tempo per trovare casa nuova, il tempo per scrivere, per sperimentare ricette…per addobbare questi 35 mq che sappiano di Natale. per pensare ai regali. per pensare a me stessa.
Tutto sembra in casa, come una grande forza motrice e centrifuga che continua ad andare mischiando le cose e creando confusione, vorrei solo avere quel minuto per alzare la testa e riemergere da tutto questo, in un grande respiro di sollievo.
Questa settimana è una settimana importante: si avvicinano a grandi falcate agli esami più importanti – ho cercato persino di parlare alle mie tube, magari reagiscono e alla prossima visita tutto è sistemato. Magari. Fatemi spiegare: io questo figlio l’ho sempre voluto. Sono nata sentendomi mamma. La vita mi ha imposto di giocare questo ruolo quando era chi amavo più in assoluto che necessitava il mio appoggio incondizionato – come appunto una mamma fa. Ed era la mia, di mamma, che alle prese con un dolore troppo grande, doveva rimettere insieme i pezzi. Ho avuto pochi uomini nella mia vita – non sono mai stata una di quelle ragazze che iniziava serialmente relazioni, passando da un cuore all’altro con la stessa leggerezza con la quale si cambiano i maglioni. Così, ho sempre pensato – sperato- pregato che un bimbo, arrivasse. Poi il mio cuore è stato macellato, triturato e fatto a pezzi. E se ci fosse stato n bimbo già allora sarebbe stato ancora più penoso. perché una cosa how empire giurato a me stessa: farò tutto ciò che è in mio potere perché i miei figli non debbano crescere con questa necessità di famiglia che fa venire le vertigini, questo bisogno assoluto di un grande tavolo di legno dove trovarsi radunati in quel circolo della fiducia e cerchio magico che è la famiglia stessa… Ma il mio cuore è stato anche riassemblato, e quando il suo ritmo ha ripreso più o meno coerentemente un battito energico, ho incontrato il mio Gitano. Ed allora ho capito cosa significa veramente amare qualcuno. Cosa significa voler vedere in concreto ciò che un amore così potente e totale può far nascere.
Amare qualcuno non è mai facile. Quando ti iscrivi al registro dell’Amore vero, allora ti iscrivi automaticamente anche a una vita di nasi che colano e occhi lucidi, di fraintendimenti, di corse in macchina in piena notte, abbracci che durano così tanto che non vorresti più staccarti. Ti iscrivi a momenti di pausa che richiedono solo il rumore dei baci. Se veramente si ama qualcuno bisogna mettersi nella prospettiva di idee che sbagliamo, si sbaglia sempre e ci si fraintende 100000 volte al minuto..Questo è il bello forse. E dobbiamo imparare a chiedere scusa, mettendo da parte ogni orgoglio. Perché amare è perdonare. Amare è la redenzione. Amare è mettere la propria anima a nudo in una lavatrice e non è un ciclo gentile, ma un lavaggio forte che alla fine tira fuori il meglio di noi. Fa scomparire le macchie, ridona nuova vita. MA soprattutto riempie ogni buco. Ed ecco che finalmente allora capisci perché hai dovuto aspettare tanto. Patire così tanto. Soffrire, urlare, chiederti mille volte perché. Perché non a me, perché non io, cosa mi manca. Perché lei si, perché ha già un figlio, perché io no.
Perché è nell’attesa il miracolo stesso. perché tutto avviene semplicemente quando deve arrivare. Perché non è una corsa a chi arriva prima, ma a chi arriva meglio.
Ecco i gipsy tips della settimana:
Le ricette più richieste dal mio IG. Questa settimana mi ha visto sfidare il mio forno che non mi faceva più fare i perfetti plumcake a cui vi avevo abituati. come è possibile? No way! Così sabato mattina mi sono svegliata ancora con la città in silenzio e mi sono detta: a noi due. Il miracolo è stato (ri) compiuto e così ecco il perfetto plumcake. Inoltre essendo autunno parliamo di vellutate e risotti. What else?
Plumcake al cacao: 250 gr di burro, 200 gr di zucchero, 1 cucchiaio da minestra di miele, 2 uova grandi, 250 gr di farina 00, 100 gr di cacao in polvere – io ne ho usato uno raw…ottimo!- 1 bustina i lievito vanigliato, 200 ml di yogurt alla vaniglia – ho usato il nuovo yogurt alla greca alla vaniglia di Danone. In una planetaria mettete burro, zucchero e miele e montare fino a quando il composto risulterà spumoso. Aggiungere le uova e il cioccolato. In una ciotola setacciate farina e lievito e aggiungeteli all’impasto, e a questo punto mettete anche lo yogurt. In uno stampo da plumcake imburrato, in forno preriscaldato a 180° C per circa 50 minuti. Servire con marmellata ai frutti rossi.
Vellutata di patate, sedano rapa con porro, stracchino e pepe nero. Prendere circa 6 patate, un sedano rapa, un porro e far bollire il tutto con acqua a filo. Passarli quando morbidi al frullatore ad immersione. Aggiungere sale, pepe e mantecare con stracchino.
Risotto con porcini dal sapore nordico. prendete un buon riso arborio. Aggiungete porcini in abbondanza che avrete prima lavato dal terriccio, mezza zucca. Fate saltare con un po’ di burro al rosmarino. Cuocete con brodo vegetale e prezzemolo. Aggiungete creme fraiche per mantecare. Servite con finocchietto fresco e una quenelle di creme fraiche. L’autunno è servito.
EAT ME NOVEMBER. ovvero 30 giorni di ispirazione per la vostra dispensa. Così che non ci pensate più. E mangiare sarà sempre una gioia. Qui per ogni giorno uno o più ingredienti a usare e da cui prendere ispirazione. Con i link a delle ricette già testate e provate dalla sottoscritta. e se non c’è link è perché le troverete nel monday inspiring
- zucca e curry
- ceci
- zucca e cannella
- taleggio
- patate e grana
- mela
- cavolo nero
- cipolla borretana
- cioccolato
- cachi e vaniglia
- broccoli e camembert
- spinaci
- castagne
- funghi!
- patate e porri
- cardo
- zucchina
- pere!
- lenticchie
- quinoa
- melograno
- noci
- barbabietola e feta
- ricotta e ginepro
- latte di cocco
- carote
- uova
- pomodori essiccati
- fagioli
- birra
Alle vincitrici una cena gipsy con la sottoscritta e il gitano. Con tanto di video insieme. Con appunto le tre ricette. Che ne dite? Attendo vostri feedback.
Do. Power walking. Si guardian le stagioni cambiare, in autunno il folliage, in inverno la neve, e poi gli addobbi natalizi e quant’altro. Si tratta di una camminata a passo sostenuto. Non una corsa ma nemmeno una passeggiata. Io comincio ora. Perchè il running non fa per me così come nemmeno la palestra. E’ gratis, e salutare. Basta poco: un paio di leggings, delle scarpe da ginnastica comode e musica nelle orecchie. Poche accortezze: stringere i glutei e mettere le braccia a 90°.Ci proviamo?
Buy. La guida di identità golose quest’anno è scaricabarile solo online. Complimenti ai vincitori neon vediamo l’ora di scorprirne di più. E poi che ne dite di una mantella con pompon che ci protegga dal freddo? Io l’ho trovata da CoCouture. Non è deliziosa?