Fino a che punto una donna ferita può sopportare il dolore senza reagire?
Premessa, non amo la letteratura di genere, non sono mai stata un’appassionata dello stile “per donne” o “scritto da donne per donne”, ritengo che etichettare un buon romanzo, o racconto come in questo caso, come “ narrativa di genere che intende affrontare il mondo delle donne al di là degli stereotipi” , così viene presentata ePink, sia limitativo. Ma, detto questo, “Un lunedì senza ombrello” va bene oltre.
Susanna Trossero è una scrittrice attenta, capace di tessere le parole per creare un’opera d’arte completa, dove nulla è fuori posto, nulla stona. La sua principale abilità, a mio avviso, sta nell’accompagnare il lettore dall’inizio alla fine, lettore ignaro, convinto di affrontare l’ennesima lettura scorrevole, ben scritta, ma pacata e per nulla sconvolgente. E invece…
Il dubbio, quel tarlo capace di farci vacillare, quando la letteratura lo costruisce passo dopo passo, senza mai imporlo o suggerirlo, è un dubbio che diventa un pilastro, e alla fine riesce a far crollare le certezze portandoti ad annaspare senza ritegno.
Sorridendo con garbo, e senza mai alzare la voce Susanna Trossero, costruisce IL dubbio. Non ci credete? Leggete, leggete.
Ma è così bello, il mare…
Oggi è lui ad osservare me, circospetto e grigio, diffidente ma curioso; mi giungono le sue mute domande ed io non ho alcuna risposta da dare ma neppure dubbi o incertezze. Sono un pezzo di ghiaccio, e per fortuna il sole è incerto altrimenti scomparirei nel nulla, sotto strati di sabbia e frammenti di conchiglie
La protagonista è appena stata lasciata dal compagno e scopre di essere incinta, suoi i pensieri, i sogni e i desideri che senza sosta la cullano e sostengono…
Titolo: Un lunedì senza ombrello
Autore: Susanna Trossero
Editore: Graphe.it edizioni
Anno: 2014
Prezzo: Euro 1,49