Un magico percorso dalla lisciveuse alla caffettiera. BIALETTI celebra gli 80 anni della Moka Express.

Da Archcook @archcookblog

Nata come fonderia nel 1919 a Crusinallo frazione nel comune di Omegna in provincia di Verbania, adesso insediata nel bresciano, la fabbrica di origini piemontesi, tiene alto il nome Bialetti divenuto noto nel 1933 con la Moka Express Di Alfonso Bialetti, fondatore del marchio e ideatore della moka si diceva: “era un artista; lavorava per la gloria e non per il guadagno; la sua soddisfazione, la sera, andandosene a letto, era di addormentarsi con il sigaro in bocca, stringendo in mano uno dei pezzi più difficili usciti dalla fonderia” Tanto che con la sua brillante intuizione, 80 anni fa, diede la possibilità agli italiani di preparare il caffè in casa, creando un prodotto artigianale dal design Art Decò, garantito e di qualità.  L'illuminazione venne osservando la moglie fare il bucato in casa. All'epoca per lavare i panni si adoperava la "lisciveuse", una grossa pentola munita di tubo  con la parte superiore forata. Nel recipiente si inserivano panni, sapone e acqua. Durante l'ebollizione l'acqua risaliva e scendeva nuovamente sul bucato sciogliendo e mescolando il detersivo, la lasciva.

Sarà il figlio, Renato Bialetti, nel 1946 forte del suo spirito imprenditoriale a investire sulla produzione massiccia di caffettiere, passando da una logica artigianale dell'azienda alla produzione industriale. Divenne icona della tradizione culturale del "bel paese" sostenuta dagli investimenti pubblicitari a partire dagli anni '50.  La matita del modenese e fondatore della Paul Film nel 1954, Paolo Campani meglio noto con lo pseudonimo di Paul Campani, darà vita e animerà l'Omino coi baffi nei diversi spot mandati in onda su Carosello. Omino tutto d'un pezzo baffuto con bocca trasformista, che prende la forma delle lettere pronunciate.
"Sembra facile... fare un buon caffè" 


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