Quando ero piccolo non eravamo ancora digitali, eravamo a malapena manuali! Poi abbiamo perso la mano e sono rimaste solo le dita!
Divagavo, come al solito.
Ricordo un piccolo mangiadischi arancione. Era a casa di mia nonna e insieme a mia zia ascoltavamo i dischi, erano 48 giri. Chissà dov'è adesso, chissà se c'è ancora, nella cantina della memoria funziona ancora alla perfezione. Tra le canzoni che ascoltavo spesso c'era Un aquilone di Ricky Gianco. Mi inquietava quella canzone, non capivo bene perché ma mi inquietava, soprattutto il ritornello. Forse era l'idea che un aquilone potesse portare via una bambina che mi metteva ansia, perché nella mia immaginazione l'aquilone portava via una bambina.
Avevo otto anni quando mi dissero che la bisnonna era volata via. La grande madre non c'era più e forse l'aveva portata via un aquilone. Da allora ho capito perché quella canzone mi inquietava.