Una politica che sembra favorire particolarmente l’Italia, che con i suoi 8mila chilometri di costa è uno dei Paesi più in grado di cogliere i vantaggi di questa fonte di energia.
In Italia lo sfruttamento energetico di onde, correnti e maree si è sviluppato soltanto negli ultimi anni. Vari sistemi messi a punto nel nostro Paese hanno ormai raggiunto una maturità scientifica e tecnologica che, nel breve periodo, li renderà competitivi sui mercati.
”L’elaborazione di una strategia in grado di stimolare l’energia blu è uno degli obiettivi per il rilancio dell’economia e dell’occupazione in Europa – dice il commissario dell’Enea, Giovanni Lelli – Produrre energia dal mare attraverso tecnologie avanzate che utilizzino in maniera sostenibile le risorse marine richiede lo sviluppo di sinergie tra mondo delle imprese e centri di ricerca”.
[foto da meteoam.it]