Un mese di noi insieme.

Da Nina

E' già trascorso un mese. Un mese di piccole conquiste, di enormi cambiamenti.  Un mese in cui abbiamo rivoluzionato la nostra esistenza per fare spazio a un esserino minuscolo, che lo occupa tutto. Un mese in cui la casa è allo stato brado, e anche io. Un mese in cui sto scoprendo, giorno per giorno, cosa significa vedere crescere un bimbo e imparare a essere sua madre, crescendo con lui. Ora ride, si stira come uno grande, si muove quando metto la musica, fa i suoi discorsetti sul fasciatoio, che è il suo posto preferito, si gode i bagnetti e sta iniziando ad allungare i tempi fra le poppate e la notte dorme un po' di più.  Di giorno, quando resta sveglio, spesso è tranquillo e interagisce con noi e l'ambiente, mostrando una spiccata curiosità per quel che lo circonda. Esprime i suoi bisogni in modo più chiaro, o forse siamo noi che pian piano riusciamo a capirlo meglio. Mi sento sempre più vicina a lui, ma alcuni giorni la distanza torna ad essere abissale, mi pare di non sapere più nulla di lui, di non riuscire a interpretarlo e mi accorgo che ci stiamo ancora conoscendo.  E' imprevedibile, nulla può essere programmato con lui, nemmeno quando potrò fare colazione. E' un vortice di emozioni, un tornado di sensazioni nuove e mai provate prima. E' difficilissimo, faticosissimo, ma è tutto quello che ho adesso e sta diventando il mio mondo intero.
E' trascorso solo un mese, eppure ho già collezionato tanti ricordi. E ve li voglio raccontare, a modo mio.





















Auguri piccolo Pivellino di mamma e papà, sei la cosa migliore che potesse capitarci in questa estate... estate indiana. Questa è per te, te l'ho cantata tante  volte mentre eri nella mia pancia, oggi te la dedico.