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Un mese di Super League svizzera: Basilea “über alles”, Zurigo a due facce

Creato il 02 settembre 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
set 2nd, 2014 · commenti Basilea SCARICA QUI L'APP DI TUTTOCALCIOESTERO.IT

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CLASSIFICA: 18 punti Basilea; 16 Zurigo; 13 Thun; 9 Young Boys; 8 San Gallo, Sion; 7 Aarau; 5 Grasshoppers, Lucerna, Vaduz

Dopo 7 turni di Super League svizzera in vetta, come ci si aspettava, c’è il Basilea con 6 vittorie ed un solo ko. Il “gap” qualitativo dei campioni in carica con i competitors locali è talmente ampio che la vetta finora la vetta non è mai stata in discussione; delle sei vittorie però un paio (a Thun e a Sion) sono arrivate allo scadere e l’unico ko è arrivato in casa  (0-2 dal modesto San Gallo). Mister Paulo Sousa non ha ancora trovato il giusto equilibrio in campo variando già varie volte il modulo: partito da un 4-3-3 è ora virato su un originale 3-4-2-1 con l’ex Inter Samuel al centro di una difesa finora “ballerina” (9 gol subiti) affiancato dal ceco Suchy e del giovane Schar, una mediana formata da Xakha (o Fabien Frei), l’egiziano Elneny e il cileno Diaz e due fluidificanti come Safari e Degen. Confermatissimo il trio offensivo composto dal duttile Zuffi (in alternativa l’argentino Delgado o il paraguagio del ’94 Gonzales), l’albanese Gashi (già 4 gol e 3 assist per il miglior giocatore della scorsa stagione) e capitan Streller (4 reti anche per lui) con il giapponese Kakitani (due gol finora) a scalpitare in panchina. La vetta, come dicevamo, non è in discussione anche se sarà grande la distrazione verso il proibitivo girone di Champions‘ coi campioni d’Europa del Real, il Liverpool e gli insidiosi bulgari del Ludogorets. Negli ultimi giorni di mercato via il centrale argentino Sauro (senza spazio va in prestito al Catania), arriva l’ala destra egiziana Hamoudi, quotato in patria e che si spera possa seguire le orme lasciate da Salah.

Kakitani in posa

Kakitani in posa

L’avversaria ad oggi più credibile del Basilea arriva da Zurigo ma, a sorpresa, non è il Grasshoppers ma il meno quotato FC Zurigo. Mentre infatti le “Cavallette” stanno perdendo tutte le scommesse fatte in estate e languono tristemente in fondo alla classifica, i concittadini dell’Fc Zurigo stanno raccogliendo i frutti di una fiducia riposta in una giovane rosa ben comandata da mister Meier. Il 3-4-2-1 disegnato dal 53enne sta esaltando elementi come i centrali Kecojevic (montenegrino) e Dijmsiti (classe ’93), il centrocampista Francisco Rodriguez (classe ’95, fratello minore di Riccardo, terzino mancino della nazionale elvetica) e i tunisini Chikhaoui e Chermiti entrambi in grado di fare la differenza in ogni match;  finora ha fallito solo proprio a Basilea (un 1-4 però bugiardo, il match è stato in bilico per tre quarti del tempo).

In terza piazza (a -5 dalla vetta) troviamo il Thun che, nonostante le importanti partenze nel mercato estivo, si sta proponendo come mina vagante del torneo: mister Fischer ha improntato un 4-2-3-1 che non brilla per solidità difensiva (già 10 reti subite) ma con un buon potenziale offensivo: 3 gol e due assist per l’esterno destro Christian Schneuwly, 4 reti per il bomber finlandese Sadik. A seguire i biancorossi un gruppetto di quattro club inclusi in soli due punti: lo Young Boys (solo due vittorie per i gialloneri) non ha ancora trovato l’assetto ideale passando da un 3-4-3 troppo sbarazzino ad un più solido 4-2-3-1 e in più ha perso nel finale di mercato la “stellina” Michael Frei (la punta classe ’94, 3 gol finora, ceduto al Lilla per 3 milioni) rimpiazzato dal gigante francese Hoarau (trentenne ex Psg, Bordeaux e con una parentesi nel campionato cinese);  il caotico Sion che, superata la “querelle” del mancato ingaggio di Gentile come allenatore, ha creato un gruppo con una solida difesa (la migliore del torneo, solo 7 reti subite, dove spiccano l’esperto ungherese Vanczak e l’under21 di origini brasiliane Leo Lacroix) e due mediani sostanziosi come il senegalese classe ’94 Ndoye e l’ivoriano Kouassi ma sterile in fase offensiva come dimostrano gli zero gol segnati dagli attaccanti attualmente in rosa e il conseguente arrivo del senegalese ex Genoa Moussa Konatè; il San Gallo del mister lussemburghese Saibene è indecifrabile, capace di pareggiare in casa con l’Aarau ed espugnare Basilea, e in continua metamorfosi tattica; infine l’Aarau finora vincente solo una volta ma mai battuta con più di un gol di scarto e rinforzato dagli arrivi della punta under 21 serba Mudrinski, dal centrocampista croato Mlinar (in prestito dall’Udinese) ma soprattutto dal ritorno del talentuoso svedese Djuric, quattro stagioni fa “fattore” in Svizzera col Grasshoppers.

Urs Fischer, tecnico del Thun

Urs Fischer, tecnico del Thun

In fondo alla classifica, tutti a quota 5 punti, tre squadre: se non sorprende trovare il neopromosso Vaduz (inesperti, senza attaccanti degni di questo nome, ma volenterosi e spesso sfortunati nel risultato finale, mettendo in luce qualche elemento interessante come l’esterno Schurpf, sono riusciti finalmente a vincere nell’ultimo turno disputato), stupisce trovare il Lucerna (ancora senza vittoria e raggiunto in tre occasioni sul pari, uniche note positive dal bomber Marco Schnewly e dal talentuoso ma bizzoso paraguagio Lezcano; ottimi rinforzi però gli arrivi del trequartista cileno classe ’94 Rabello in prestito dal Siviglia e del centrale uruguaiano ex Liverpool Montevideo) e i Grasshoppers appunto. Questi ultimi (già depressi dopo le eliminazioni dai preliminari di Champions’ prima ed Europa League dopo) hanno vinto una sola partita ad Aarau e l’ultimo ko casalingo contro il fanalino di coda Vaduz ha scatenato la contestazione dei tifosi biancoblu e reso necessario un confronto tra il tecnico Skibbe e la dirigenza; confronto curiosamente reso pubblico (inviata registrazione audio via cellulare agli stessi tifosi) e da cui sono emerse grossi screzi nello spogliatoio (non difficile immaginarlo, vedi l’impiego col contagocce dell’ex Milan Merkel) come ammesso dallo stesso capitano Salatic; inevitabili le dimissioni dell’allenatore ancora non ufficialmente accettate.

IL GOL DEL MESE Un talento che può tornare ad incantare in Svizzera: il trequartista svedese Djuric, appena ingaggiato dopo essersi svincolato dal Valenciennes, alla prima presenza in campionato pareggia a Lucerna l’iniziale vantaggio dei padroni di casa con un tiro di destro a giro perfetto, che si infila nel sette là dove il portiere non può arrivare.

TOP 11 DEL MESE (3-4-2-1) Vaclik (Basilea); Vanczak (Sion), Kecojevic (Zurigo), Schar (Basilea); C.Schneuwly (Thun), Zuffi (Basilea), F.Rodriguez (Zurigo), Nuzzolo (Young Boys); Gashi (Basilea), Chickaoui (Zurigo); Sadik (Thun)

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