Un milione di osservazioni per Hubble

Creato il 11 luglio 2011 da Stukhtra

L’ultima è dedicata a un esopianeta

di Silvia Fracchia

Gli annali delle osservazioni astronomiche si sono appena arricchiti di una nuova e importante data: lunedì 4 luglio, infatti, è stata registrata la milionesima osservazione del Telescopio Spaziale Hubble, come ha orgogliosamente annunciato Charles Bolden, colui che fu a capo della missione di lancio, oggi numero uno della NASA.

Il nostro occhio lassù, aperto sull'universo. (Cortesia: NASA)

Hubble, frutto degli sforzi congiunti della NASA e dell’ESA, è un Osservatorio spaziale che orbita intorno alla Terra a circa 600 chilometri di altezza. Il suo lancio, effettuato per mezzo dello Space Shuttle Discovery, risale al 24 aprile 1990. Da allora, il telescopio ha raccolto qualcosa come oltre 50 Terabytes di dati, resi accessibili al pubblico tramite un sito Web dello Space Telescope Science Institute (STScI).

Hubble ha catturato innumerevoli e stupefacenti immagini del cosmo e fornito il materiale per nuove scoperte. A lui si devono, solo per citare qualche esempio, le immagini della collisione tra la cometa Shoemaker-Levy 9 e Giove nel 1994, la prima immagine in ottico di un pianeta extrasolareFomalhaut b, risalente al 2008 e più di recente, nel 2010, la scoperta della galassia più lontana dalla Terra, a oltre 13 miliardi di anni-luce.

Una ricostruzione artistica di HAT-P-7b, l'esopianeta oggetto della milionesima osservazione di Hubble. (Cortesia: NASA/ESA/G. Bacon/STScI)

La milionesima osservazione di Hubble ha un carattere peculiare: è infatti mirata a effettuare l’analisi spettroscopica dell’atmosfera di un pianeta extrasolare più grande di Giove, appartenente alla categoria dei giganti gassosi, nel tentativo di rivelare vapore acqueo. Il pianeta, battezzato HAT-P-7b e anche noto come Kepler 2b, è stato scoperto nel 2008 da osservazioni terrestri e in seguito studiato dall’Osservatorio Kepler della NASA. L’analisi spettroscopica viene eseguita a partire dalle immagini raccolte dalla Wide Field Camera 3, la più recente fotocamera di cui è equipaggiato Hubble, installata durante l’ultima missione di servizio nel 2009 e a sua volta dotata di uno spettrometro. Lo studio dell’atmosfera di Kepler 2b si protrarrà per alcuni mesi, a detta di L. Drake Deming, astrofisico dell’Università del Maryland e del Goddard Space Flight Center della NASA. Deming sottolinea l’idoneità del telescopio all’analisi delle atmosfere degli esopianeti, a dimostrazione dell’estrema versatilità dello strumento.

La oltre ventennale carriera del Telescopio Spaziale Hubble, costellata di glorie e successi, volge ormai al termine: la cessazione della sua attività è prevista per il 2014. Sebbene non sia escluso che possa posticiparsi di qualche anno, visti i miglioramenti apportati durante l’ultima missione di servizio. Siamo sicuri che Hubble, senza dubbio un pezzo di storia delle osservazioni astronomiche, non ci negherà le ultime soddisfazioni.