Singer si presenta per la prima volta al pubblico nel 1953 quando la Partisan Review pubblica Gimpel l’idiota, il suo primo racconto tradotto in inglese dall’yiddish.
Gimpel è uno che crede a tutti, si lascia turlupinare facilmente e, per indole, non è manesco. E’ un tipo che dice sempre a se stesso di lasciar correre. Per questo che in tanti si approfittano di lui…
I racconti di Isaac B. Singer sono pieni di favolose ricchezze, di meraviglia e di umorismo.
L’arte di Singer nasce da una tradizione fiorente della narrazione orale che per secoli ha attraversato in lungo e in largo l’Europa orientale.
Isaac B. Singer può essere considerato anche un minimalista alla moda… Le sue storie sono piene di intuizioni profonde sulla natura umana e raccontate con una maestria abbagliante e uno straordinario senso del dettaglio.
Con il loro equilibrio sul filo della commedia, i racconti di Singer riescono sempre a comunicare qualcosa di intenso e profondamente coinvolgente.
Sono storie ricche e sinceramente umane. All’interno della piccola comunità che descrive, Singer esplora la fede, la disperazione, l’amore, il desiderio e soprattutto la solitudine. Come Tolstoj, Singer riesce a esplorare tutte queste tematiche profonde in un modo limpido, comprensibile, sobrio.
Preziosa e raffinata l’edizione Corbaccio con traduzione di Mario Biondi.
Twitter:@marcoliber
Isaac B. Singer
Lo scrittore di lettere e altri racconti
(collana I grandi scrittori)
Corbaccio
2012