Un mondo perfetto o un occhio distorto?

Creato il 11 settembre 2011 da Patrizia Poli @tartina

Sono allergica alle stucchevoli carinerie. È che, stando in mezzo alla gente, ne sento troppe, non mi baso solo su di me, che potrei essere una malevola eccezione, ma sull’esperienza umana.

Tutte le nuore che conosco infilzerebbero la suocera, tutte le suocere hanno da ridire sulle nuore.  Tutte le padrone di casa trovano infingarde le colf, tutte le colf non sopportano le padrone.  Le badanti ucciderebbero i vecchi, i vecchi si sentono derubati dalle badanti.  I datori di lavoro si lamentano dei dipendenti, i dipendenti si considerano sfruttati dai datori di lavoro, le cognate, infine, cercano di avvelenarsi a vicenda.  Qualunque persona, se diventa il tuo vicino di casa, ti sta automaticamente sulle palle e ti dà fastidio anche se canta sotto la doccia.  Ti dà fastidio perché c’è, perché è vicino, perché esiste.

E’ così.  Almeno nella nostra società. 

 Non è il tuo matrimonio ad essere perfetto, sei tu che lo vedi perfetto.  A me non sembrerebbe perfetto.  Io saprei coglierne i segnali malati.

Quante famigliole felici ho invidiato, per poi scoprire che dietro c’erano corna, anoressia, depressioni,  droga.  Problemi molto più gravi di quelli che ho  dovuto affrontare io che non ho mai visto nulla di straordinario, né di eccessivamente luminoso nella mia vita.


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