In ogni caso mi sono divertito. Tra abbuffate varie, chiacchiere e scarta-regali, sono stato davvero bene. Ma devo dire però che lo spirito natalizio ormai va svanendo. Non che io sia un credente, più che altro mi riferivo al fatto che di solito a natale ci riunivamo tutti e si giocava, si rideva, si stava insieme senza pensieri. Purtroppo non è più così. Dopo la perdita di tre pilastri, quali erano i miei nonni, avvenuta recentemente, le cose sono un po' cambiate. Metti in più anche dei problemi di famiglia, ormai l'aria che tira è diversa. Insomma ci si deve adattare, pazienza. Però, ecco, forse quello che mi è mancato è il gioco, quel momento in cui cerchi di digerire, mentre fai tanti giochi stupidi e dove si vincono un po' di soldi eheheh, e in cui si approfitta per parlare, scherzare, prendere in giro e via. Quello mi è mancato.
C'è un'altra cosa che mi è mancata. Di solito, a natale, tra i regali che ricevevo, ce n'era sempre qualcuno che mi sorprendeva. Non dico da togliermi il fiato, ma che mi faceva rimanere interdetto e contento come il bambino che non ero (perché sono nato grande in realtà). Questo è il primo natale in cui, tra i regali che ho scartato, non ho trovato niente che abbia potuto sorprendermi come in passato. Ho ricevuto bei regali, per carità. Sono stato molto contento. Però è mancato quell'effetto sorpresa che credo piaccia un po' a tutti. Mi è dispiaciuto alquanto, ve lo confido. Non che sia così materialista da pensare che i regali sono tutto, per favore!, però è una strana sensazione quella che ho provato, ecco.
Vabbé, pazienza. Mi sono consolato guardando la reazione di mio padre mentre realizzava, non trovando più parole (e mio padre che non trova le parole significa che sta per arrivare il 21 dicembre!), che gli avevamo regalato un tablet. Almeno sono stato contento di vedere delle altre persone felici e stare insieme con serenità. Questo sì, mi è piaciuto e mi ha fatto felice.
Dr. Jekyll