"C’è un segreto molto piu’ grande della politica, della libertà di salute, della scienza e persino di tutta la storia della razza umana. Un segreto ignorato, persino condannato dalla comunità scientifica e tuttavia è l’unico maggior segreto su tutto cio’ che esiste. Si su tutto.
Il segreto è semplicemente questo: sopravviveremo tutti alla morte fisica dei corpi. La nostra coscienza continuera’ a vivere. Oltre la morte in questo sogno terrestre, la nostra coscienza trascende questa realtà fisica e sperimenta una esistenza cosi incredibile e potente che la lingua umana non è in grado di descriverla. Questo è il messaggio del Dr. Eben Alexander, autore del libro appena uscito, "Proof of Heaven." (La Prova del paradiso)
Uno scienziato scettico da sempre che non ha mai creduto in Dio, il paradiso o la coscienza
Molto prima che questo libro fosse scritto, il Dr. Alexander era un neurochirurgo e uno scettico di lunga data. "Non credeva alla coscienza, al libero arbitrio o alla esistenza di uno spirito non fisico.
Cresciuto professionalmente in una scuola medica occidentale e circondato da colleghi medici profondamente coinvolti nella visione materialista dell’universo, il Dr. Alexander credeva che la cosiddetta “consapevolezza” fosse solo una illusione creata dal funzionamento biochimico del cervello”.
Questa è una visionE che hanno letteralmente tutti gli scienziati mainstream di oggi, incluso fisici come Stephen Hawking che dice che gli esseri umani non sono piu’ che "robot biologici" senza coscienza e senza libero arbitrio.
Anche il dr. Alexander avrebbe mantenuto questa visione della vita fin sul suo letto di morte, se non fosse per una bizzarra e miracolosa esperienza che gli accadde, che sconfigge tutte le spiegazioni scientifiche: il dr Alexander "è morto per 7 giorni ed ha fatto una vivida esperienza di un viaggio nel dopomorte. E’ ritornato poi nel corpo fisico, ha fatto esperienza di una guarigione miracolosa e quindi si è messo a scrivere il libro "Prova del Paradiso"
L’infezione di E.coli che gli mangia il cervello
Il tutto comincio’ quando il batterio dell’ e.coli infetto’ il fluido spinale e il cervello esterno.
L’ e.coli inizio’ letteralmente a mangiargli il cervello e quindi entro’ in una violenta sequela di attacchi epilettici , scoppi verbali spasmi muscolari, prima di cadere in un coma cerebrale
In questo coma, mostro’ di avere zero attivita’ del cervello superiore e fu tenuto in vita solo attraverso un respiratore e delle flebo. I medici presenti ad assisterlo presto conclusero che il dr Alexander sarebbe morto nel giro di pochi giorni e poi anche se fosse vissuto sarebbe stato un vegetale con una limitata funzione cerebrale. Statisticamente, il tasso di mortalita’ di pazienti con una infezione da e.coli del cervello, è del 97%.
Ma ecco che arriva il grande shock: anzichè fare esperienza del nulla durante questi 7 giorni terrestri di stato di incoscienza, il Dr. Alexander si trovo’ "risvegliato" dal sogno della sua vita terrestre ed improvvisamente dentro una esperienza di incomprensibile espansione della sua coscienza nella vita post mortem. Questa esperienza è descritta in maggiore dettaglio nel suo libro "Proof of Heaven,"ma ecco nel seguito alcuni punti essenziali:
• L’esperienza del post mortem era cosi “reale” ed espansa, che al confronto ’esperienza del vivere come essere umano sulla terra sembrava un sogno artificiale.
• Nella vita dopo la morte non c’era la dimensione del tempo. Il tempo “non fluiva” come nel nostro universo (si veda anche di David Icke su questo tema ) . Un istante poteva sembrare una eternità e la consapevolezza poteva muoversi senza sforzo attraverso cio’ che percepiamo come il tempo. Questa idea che esista il tempo simultaneamente ha enormi implicazioni nel comprendere la natura del libero arbitrio e del multiuniverso, cosi come l’apparente flusso del tempo sperimentato dalla coscienza in questa dimensione
• La struttura della vita dopo la morte era PURO AMORE. L’ Amore dominava la vita post mortem ad un tale livello, che la totale presenza del male era infinitesimamente piccola.
• Nella vita dopo la morte, tutta la comunicazione era telepatica. Non c’era bisogno di parole pronunciate, nemmeno della separazione tra il sé e tutto il resto che accadeva intorno.
• Nel momento in cui si poneva una domanda nella mente, le risposte erano immediatamente evidenti di impressionante profondità e dettaglio. Non c’era un “ignoto” e il semplice fare una domanda veniva immediatamente accompagnato dalla comparsa delle risposte.
• Esiste letteralmente un Inferno, che il dr Alexander ha descritto come un luogo sprofondato sottoterra, con radici di alberi nodose e volti demoniaci e un tormento senza fine. Il Dr. Alexander fu portato in salvo da questo luogo da esseri angelici e trasportato in paradiso".
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by Milke Adams, Naturalnews, 12 nov 2012
traduzione Cristina Bassi