Un nuovo anno

Da Silvia

Il nuovo anno.
2016, non significa ancora niente questo numero per me.
Anche l'anno scorso a quest'ora,il 2015 era un numero che significava poco o niente nella mia vita.
Ora il 2015 è un numero pieno di cose accadute, giorni dimenticati per intero, ore ed ore di lavoro che si sono susseguite, caffè bevuti a metà, mal di testa di cui non sono rimaste tracce nelle fibre del dolore, sogni e notti senza pace, parole, scuse, bugie, paure, a tratti terrore, sale operatorie e cicatrici nodose.
Dodici rate di mutuo pagate facendo continue acrobazie, bollette del gas ed una casa in montagna per vivere un'estate caldissima e complicata.
Il 2015 è stato lungo un anno e pesavamo quella cifra di chili lì noi quattro tutti, lo scorso anno avevate sei e dieci anni voi, ed io 40 per la prima volta, nel 2015 ho avuto quarant'anni e non è stato tanto diverso da averne avuti 36.O forse si a pensarci bene.
I capelli sono cresciuti, e le mani hanno una macchia scura in più.
Il 2016 è nuovo di zecca ora, come l'agenda con l'elastico che ho appena comprato, tutta da scrivere e riempire.
Vivere ogni giorno stando così vicino alla morte e contemporaneamente ragionando come se fossimo immortali, ogni volta che diciamo "domani farò", ogni volta che facciamo un progetto, ogni volta che ci immaginiamo anziani o spettatori festanti della crescita dei nostri figli od ancora viaggiatori di questo mondo.
Immaginare la morte come fosse un tasto off, un tasto piantato su di noi, sulle nostre voglie, i nostri desideri, gli odori di una vita, i solchi indelebili dei ricordi, un tasto che si può spingere inavvertitamente, per errore, per volere di qualcun altro, mentre si è intenti a vivere distrattamente.
Il tasto viene premuto e come qualsiasi dispositivo si può veder girare il cerchietto sul display, un giorno ci impiega sei secondi a sparire del tutto, un gioro si blocca e lampeggia, un giorno invece è lentissimo e si spenge languendo, fluttuando nel buio nero.
I giorni andranno via con la solita velocità spasmodica piena di gesti ripetuti e strade ripercorse, poi però ci saranno le deviazioni, gli imprevisti e le probabilità come a Monopoli, le sorprese, i blocchi, i piani B, le alternative, le scelte.
C'è un anno nuovo, bianco e vuoto, in parte però già scritto, la scuola che ricomincerà, i quaderni che si riempiranno, le merende incartate che si sbricioleranno un pò sul fondo degli zaini, le nuove rughe, le forme del proprio corpo che cambieranno,le nuove musiche che ci stupiranno guidando in un giorno qualunque, le musiche di sempre, ricercate come balsamo per l'anima, da risentire ancora ed ancora.
Ci saranno nuove febbri e medicine sul comodino, mattine energiche ed altre asfissianti, ci sarà una nuova primavera, un ennesimo tentativo di dieta e depurazione, un appuntamento con le amiche, un giorno di ferie che brillerà in mezzo al susseguirsi dei giorni di lavoro, fermo lì come una boa alla quale aggrapparsi per tornare a nuotare dopo aver ripreso aria.
Ci saranno nuovi pazienti da conoscere che ci faranno commuovere od emozionare, ci saranno la noia e la fatica, il caffè in cialde che non avevi mai avuto.
Ci sarà un pezzo di pandoro ancora, l'ultimo, con lo zucchero a velo ormai diventato liquido, umido, una montagna di panni da stendere e cene da preparare sotto alla luce della cappa.
Un anno nuovo da riempire di film e libri che non ti basteranno mai ed un nuovo maglioncino preso ai saldi, un altro paio di scarpe con il tacco che non metterai, ed una sorpresa per i tuoi bambini, sempre.
Ci sarà presto una nuova epifania, imperturbabile, che porterà via gli addobbi e le lucine, che risucchierà i pacchetti e gli gnomi di lana, ci sarà l'irrefrenabile voglia di cambiare il divano e rifare il colore ai muri.
Un anno nuovo da infilarci dentro tante notti da dormire ancora insieme, abbracciati scomposti dopo la lettura di un'altra fiaba o la stessa fiaba di sempre.
Finchè ci sarà tutto questo da metterci dentro, la gioia di viverlo,la smania di colorarlo, finchè l'idea di un nuovo anno mi leverà il sonno e mi lascerà addosso questa testarda, pura, arrendevole felicità, sarà un altro nuovo, bellissimo Anno.