Frederick Peeters è l’autore di struggenti opere già note nel nostro paese quali: Pillole Blu e Lupus (Kappa edizioni), Pachiderma (Bao Publishing), Koma (Renoir Comics). Una cosa che non ti aspetti è il cambio di registro; da una ricerca più privata e intimista dei precedenti racconti, a una storia fantascientifica di un certo spessore.
L’odore di polvere calda è solo il primo volume della tetralogia di Aâma, ambientata in un intrigante e misterioso futuro.
All’inizio Aâma non si svela. Il protagonista Verloc Nim si risveglia all’interno di un cratere derivato di sicuro da un qualche tipo di esplosione, privo di ricordi, e, come lui, ci guardiamo attorno per capirci qualcosa.
Arriva in suo e nostro soccorso Churchill, un gorilla che evidentemente lo conosce e lo chiama per nome, consegnandogli un diario. Sopra di esso Verloc ha redatto a mano, con suo immenso stupore, le cronache degli ultimi giorni.
Inizia perciò la rilettura di quelle pagine con la speranza di capire come mai lui si ritrovi in quella situazione e soprattutto dove si trovi.
Il diario è l’espediente di apertura di questa storia fantascientifica e del racconto di un viaggio che ha, contemporaneamente, del classico e dell’innovativo.
La storia che Verloc ha redatto prende il via da una qualsiasi città futuribile e raccontata già in diverse occasioni: un impianto urbano suddiviso in livelli che rivela anche la divisione in classi sociali, con il pregio di raccontarne l’urbanistica attraverso scorci alieni, che in realtà non fanno che riflettere la mitologia di un luogo di là da venire proprio qui sulla Terra.
Il futuro di Peeters è di quelli in cui gli individui si fondono alle macchine e, chi non rinuncia alla propria originalità umana, è considerato una soggetto da guardare con sospetto.
Ma non è stata soltanto la scelta di genuinità a condurre il protagonista nel baratro esistenziale in cui si trova.
A tentare di rimetterlo in sesto, ci pensa il fratello minore, Conrad.
Verloc e Conrad: nomi già sentiti. Verloc è il nome del protagonista de L’agente Segreto, romanzo del 1907 di Joseph Conrad, in cui si parla di spie, anarchici ed esplosioni.
E, infatti, Conrad è il rappresentante di una impresa interplanetaria, i cui interessi morali non sempre coincidono con l’interesse delle comunità, ed è stato incaricato di raggiungere una colonia scientifica con cui si sono interrotte le comunicazioni da oramai cinque anni.
Pur trattandosi di una storia dai toni fantascientifici, in Aâma non sono ritmo e azione a farla da protagonisti – e perché dovrebbe esserlo? Fantascienza non significa soltanto astronavi ed esplosioni ma anche introspezione come accade ne La porta dell’infinito di Frederik Pohl, la cui eco è evidente nei pensieri di Verloc.
In questo primo libro l’autore dedica ampio spazio ai personaggi e alla descrizione dei luoghi, introducendo sapientemente e gradualmente i temi portanti della storia.
La narrazione è piacevole, scorrevole e di impianto classicheggiante: testo e dialoghi, alle volte essenziali, alle volte didascalici ben si bilanciano.
Ci si sofferma inoltre con piacere sulle splendide tavole e sui panorami esotici magistralmente raffigurati.
Il tratto grafico è semplice e raffinato, così come l’uso del colore che, con lo scorrere delle pagine, assume sempre maggiore spessore e significato.
L’impatto invasivo delle tecnologie nella vita dell’individuo, il graduale raffreddamento dei rapporti interpersonali, la continua ricerca di un benessere che rischia di diventare sempre più irraggiungibile proprio a causa dell’irrefrenabile smania di ottenerlo.
Queste le tematiche principali che emergono dalla lettura di questo primo capitolo, senza dimenticare il lato esplorativo e avventuroso, sempre foriero del racconto dell’umanità e che promette davvero di far diventare quest’opera un classico della letteratura fantascientifica a fumetti.
Abbiamo parlato di:
Aâma -L’odore della polvere calda.
Frederik Peeters
Bao Publishing – 2014
86 pagine, brossurato, colori – 14,00€
ISBN: 886543211X