Un nuovo device per il mondo dell’editoria

Da Chiagia

Per il mio compleanno mi hanno regalato questa nuova diavoleria che stanno lanciando sul mercato.
L’idea è la stessa degli ormai onnipresenti ebook, quindi la lettura di un romanzo o di un saggio o di quelchevipare, ma stavolta hanno pensato di metterlo su carta!
So che vi state chiedendo come sia possibile, e confesso che anch’io, fino a quando non l’ho visto, non me lo sarei potuto immaginare.
Voi invece provate a immaginare l’intero testo di un ebook stampato consecutivamente su molte pagine poco più grandi di metà A4, su entrambe i lati.
Le pagine sono numerate, come gli ebook, ed è possibile inserire un segnalibro, in genere regalato dall’editore che tenta così di sopperire al bisogno del lettore di individuare il punto da cui ripartire.
Perchè, e qui è una grande novità, alla fine di ogni lettura questo nuovo device si richiude su se stesso e all’esterno resta la copertina, in genere di materiale più rigido per distinguerla dalle pagine.
Gli editori sono consci della difficoltà di lanciare un prodotto apparentemente così scomodo (per dimensioni, peso e metodo di lettura – ricordiamo che il font è fisso e non può essere ingrandito) e allora hanno promosso una campagna pubblcitaria che richiama come principale vantaggio il cosiddetto “odore della carta”, puntando così all’unico senso che non può essere soddisfatto da un lettore di ebook.
Non sappiamo se questo esperimento funzionerà, di certo è un tentativo di limitare la pirateria informatica creando device non digitali e quindi non replicabili.
Vi saprò dire le mie sensazioni leggendo questo nuovo device, che qualche genio del marketing ha chiamato – con un nome poco originale – Libro.