Un NUOVO misuratore del benessere degli Italiani

Da Roxioni
Ecco l'IBF un nuovo indicatore che ING DIRECT Italia ha studiato cercando di verificare statisticamente il "benessere" di noi italiani. ***Nonostante esistano già analisi sugli italiani e il risparmio nessuna di esse valuta congiuntamente queste sei grandezze fondamentali, che hanno tutte a che fare con un più ampio concetto di risparmio per le famiglie, e misura il loro andamento nel corso del tempo.Gli italiani godono di un  medio livello di benessere finanziario, pari a un valore di  46,5 dell’Indice. Prese nel loro complesso le principali dimensioni di finanza personale non sembrano rappresentare un motivo di disagio. La situazione varia a seconda della dimensione presa in considerazione, con l’area investimenti che rappresenta il maggiore livello di comfort e l’area del debito a lungo dove
si esprime una sostanziale insoddisfazione.
Le dimensioni di finanza personale   Indice di benessere   Media scala rilevazione
Asset e investimenti di lungo termine   55,5   Abbastanza soddisfatto
Bollette e pagamenti   48,2   "
Reddito   46,8   Né soddisf. né insoddisf.
Indice Benessere Finanziario complessivo   46,5   "
Debito a breve termine (carte di credito)     46,3   Abbastanza insoddisfatto
Risparmio                                                          44,7                                  "
Debito lungo termine (mutui, prestiti personali   41,5                     Insoddisfatto   
L’IBF verrà rilevato ogni quattro mesi.
Situazione economica delle famiglie: sostanziale stabilità, crescono timidamente gli ottimisti 
- Interrogati sulla situazione finanziaria della propria famiglia, 6 italiani su 10 dichiarano stabilità rispetto ad un anno fa (il 61%), circa 4 su 10 denunciano condizioni peggiori (37%) e meno di 1 su 10 (2%) dice di godere di una situazione finanziaria migliore. Guardando al  futuro in un arco temporale di un anno gli ottimisti crescono dal 2 al 6%, i pessimisti si riducono a 3 su 10 (29%), mentre coloro che non si aspettano cambiamenti significativi sono il 65%.
Situazione economica attuale   Situazione economica futura
Meglio 2%   Meglio  6%
Uguale 61%   Uguale 65% 
Peggio 37%                                Peggio 29%
Risparmiare è difficile, ma 6 su 10 lo riescono a fare  - Il risparmio è importante per la maggioranza degli italiani, ma difficile per 7 su 10, una situazione in via di miglioramento rispetto alla precedente rilevazione in cui 9 su 10 lo ritenevano complicato. Nonostante ciò più della metà riesce a risparmiare (61%), in media piccole somme,  pari a  174 euro al mese. 6 italiani su 10 risparmiano al massimo 200 €, 3 su 10 fino a 500 €, solo 1 su 10 oltre 500 €.
Strategie di risparmio – Chi risparmia dichiara di riuscire a farlo, in 8 casi su 10, adottando specifiche strategie che vanno sia nella direzione di taglio a certe uscite, sia nel senso di contenimento delle stesse.
Cosa fa per riuscire a risparmiare?
Taglio spese superflue (in abbigliamento, telefonia, cambio auto) 49%
Acquisto durante i saldi   32%
Evito cene al ristorante   24%  
Viaggio di meno   22%
Risparmio energia elettrica e acqua   21%
Ridurre le spese per i regali   19% 
Acquisto dei discount   17%
Passo il tempo libero in famiglia   15%
Faccio le riparazioni in casa   12%
Preparo a casa il pranzo per il lavoro   9%
Coltivo frutta e verdura   8%
Non lascio mance, prendo sempre il resto   5%
Cambio fornitore di servizi (banca, telefonia)   5%
Evito acquisti con carta di credito   4%
Risparmio: l’obiettivo è la sicurezza ma anche vacanze e progetti personali –  Se il 72% risparmia per prepararsi al futuro e proteggersi da imprevisti, una buona quota di rispondenti lo fa anche in vista di godersi quel denaro attraverso il suo impiego in progetti concreti e in particolare per vacanze, istruzione dei figli e acquisto o ristrutturazione della casa.
Risparmio per il futuro (72%)
In caso di emergenza   50%
Avere una riserva di sicurezza   27%
Aiutare i familiari   14%
Avere una pensione   10%
Risparmio per “consumare” (42%)
Vacanze   18%
Istruzione figli   11%
Beni importanti   9%
Acquistare/ ristrutturare casa   6%
Pagare debiti   4%
Matrimonio   3%
Costi bancari: 7 su 10 fanno attenzione ai costi e al rapporto qualità prezzo nella scelta
dell’istituto
-  Nella scelta dell’istituto bancario cui affidare il proprio denaro, oltre all’importanza
attribuita all’affidabilità della banca (rilevante per il 68%), rivestono un ruolo fondamentale il buon
rapporto qualità prezzo (68%) e l’assenza di commissioni o commissioni basse (67%). Fondamentale anche la semplicità dei prodotti offerti e la comodità nel raggiungere la banca, qualora si tratti di banca con filiali. Ragione di scelta per il 32% è l’esistenza di servizi di gestione a distanza.

Italiani stressati per un vivere dignitoso

Se dovesse scegliere oggi una banca cosa prediligerebbe?
Affidabilità   68%
Buon rapporto qualità-prezzo   68%
Assenza spese o commissioni   67%
Semplicità prodotti   54%
Che sia una banca conosciuta   52%
Vicinanza   50%
Servizi a distanza   32%
Conti correnti, la metà degli italiani non sa quanto paga, ma cresce la conoscenza dell’ISC -Interrogati sul costo del proprio conto bancario, il 54% degli italiani dichiara di conoscere il costo annuo, dichiarato attorno ai 48,8 euro, mentre il restante 46% non sa indicarlo. Il 30% dichiara di essere almeno a conoscenza dell’Indicatore Sintetico di Costo (ISC)  del conto corrente, il misuratore ufficiale previsto da Banca d’Italia e reso obbligatorio per le banche da maggio 2010. Tra di loro, il 43% è stato informato dello strumento dalla propria banca.
Conosce l’ISC?
Non lo conoscono   70%
Lo conoscono nominalmente   26%
Lo conoscono bene   4%
In crescita la quota delle banche dirette: 312.000 clienti nei prossimi 6 mesi I clienti di banca diretta o banca online pura (senza sportelli o filiali) in Italia rappresentano oggi una quota del 6% del totale popolazione bancarizzata, circa 2,3 milioni di individui, e dimostrano forte potenziale di crescita. Infatti ci sono almeno 1,6 milioni di non clienti propensi a passare a una banca diretta nei prossimi 6 mesi: tra questi circa 312 mila ritengono questo passaggio molto probabile***. fonte