Un nuovo modo di fare musica all’Istituto Healing Sound Onlus

Creato il 17 agosto 2011 da Nesti

Fabio Bottaini e l’Ecto Musica

25 Agosto
ore 16,00 Lezione/concerto
ore 21,30 Recital di Maria Rosa Bersanetti “ Canto dall’anima”

La Via Estatica nell'Improvvisazione
26-28 Agosto
ore 10,30-13 | 15,30-17,30 stage di Formazione e Terapia
ore 18 meditazione di autoguarigione guidata da Maria Rosa Bersanetti

Il pianoforte non è “solo” uno strumento musicale: è anche una “porta dimensionale” che può farti accedere a luoghi inesplorati. Per essere attivata, è necessario entrare in uno stato di coscienza non ordinario. Sepolta nella profondità del tuo essere giace sopita una tale quantità di Energia Creativa che, una volta liberata, ti permetterà di suonare come mai ti era stato possibile prima, provando gioia, meraviglia e divertimento! Dalle innumerevoli esperienze che ho avuto, a partire dal 1985, è emerso chiaramente che questo nuovo modo di fare musica ha una potenzialità terapeutica notevole.

Fabio Bottaini

Nasce a Lucca il 10/02/1958. Attratto fin dall'infanzia dall'aspetto creativo della musica, muove i primi passi nel mondo del Jazz-Rock per poi passare al Jazz acustico. La particolare ricerca legata allo studio degli stati non ordinari di coscienza, coltivata parallelamente fin dall'età di 16 anni, lo porta a scoprire nell'85 un nuovo modo di improvvisare. Questo lo farà allontanare progressivamente dalla scena jazzistica, per approdare ad un nuovo modo di concepire il concerto: nasce così l'Ecto Musica.

Per informazioni e prenotazioni:
Istituto Healing Sound Onlus
Via Donadei, 8 | 12060 – Belvedere Langhe (CN) Italy
tel. 0173.743006 – mail: langhegrandamusica@tiscali.it
www.buddha-belvederecenter.org | www.mariarosabersanetti.com
Partita Iva e Codice fiscale: 02570190047

Istituto Healing Sound Onlus, con sede a Belvedere Langhe, è nato nel 1982 con la volontà di Maria Rosa Bersanetti ricercatrice spirituale, già collaboratrice di diverse associazioni buddhiste presenti in Italia e tra i fondatori del centro Maitri di Torino, con la guida spirituale di Ghesce Campa Lodro . L’Edificio ora sede dell’istituto allora era di proprietà del padre di Maria Rosa Bersanetti è stato un podere agricolo appartenuto alla casa Sabauda primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia, ed è stato l’antico granaio dove si è sempre svolto la vita del Paese di Belvedere Langhe. Dal giugno 1982 Ghesce Campa Lodro venne al Centro ad insegnare anche quattro volte l’anno fino a quando lasciò il corpo. Da quando è stato aperto il centro si svolse sempre attività di meditazione di gruppo settimanalmente in sede e incontri-conferenze in città nel Piemonte: Salone della Provincia di Cuneo, poi a Savona sala comunale, Genova, Torino Expovacanze, a Caraglio, Alba sala libreria Giaveno, Mondovì Teatro, Carcare sala Comunale Cairo Montenotte con mostra mandala e danze Ciam, Fossano castello, Poirino piazza del comune, Boves sala polivalente manifestazione "La giornata del Tibet" con mostra documentativa danze ciam e convegno e a San Remo Teatro Ariston manifestazione e congresso Cultura Pace e Ambiente concerto Orchestra della Georgia Americana con le danze ciam tenute dai monaci tibetani di Tascilumpo ecc. e collaborato con diverse associazioni e centri yoga che hanno ospitato l’Istituto fuori sede per seminari e conferenze avvalendosi dell’organizzazione dell’Istituto T.C.S.L.M. Healing Sound Onlus cooperando a far conoscere gli insegnamenti del Buddha-Dharma. Il Centro di Belvedere Langhe ha continuato con la preziosa attività Spirituale con Lama Gangchen Rimpoche che con la sua grande e amorevole saggezza e guida lo conduce da oltre venti anni. Da allora molti insegnanti di dharma anche di tradizione occidentale son stati ospiti dell’Istituto di Belvedere Langhe e si è creato un ponte comunicativo tra il Dharma per la società con integrazione di aiuti sociali con molteplici progetti in corso per il beneficio in collegamento alle realtà e associazioni laiche con gli stessi affini propositi di sviluppare la pace nella vita quotidiana in relazione alla società e all’ambiente. Altre attività parallele che sono state organizzate e continuano a proporsi nella sede dell’Istituto sono: corsi di educazione e la cura del corpo con corsi di yoga corsi sulla cura della mente con psicologi ricercatori dello spirito. Incontri di scambi di esperienze di viaggio a scopo di sviluppo interiore. Concerti e manifestazioni di interscambio culturale tra occidente e oriente. L’istituto collabora da quindici anni con il Festival della Pace di Assisi come consulente di programmazione per la musica classica e consulente per le attività.

Fabio Bottaini e l’Ecto Musica
Intervista a cura di Bianca Maria Sezzatini (23 Novembre 2010)

Chi è Fabio Bottaini?

Fabio Bottaini è un musicista-ricercatore. Nasce a Lucca il 10 febbraio 1958 sotto il segno dell’Acquario. Fin dalla prima infanzia dimostra interesse per gli strumenti a tastiera. Inizia gli studi classici di pianoforte, ma ben presto si accorge di essere molto più attratto dal creare musica che non dall’interpretarla, decidendo così di continuare gli studi come autodidatta. Inizia anche a lavorare come tastierista in alcuni gruppi jazz-rock, svolgendo con successo attività concertistiche che gli danno modo di proporre le proprie composizioni. Ma lo studio assiduo del pianoforte e la scoperta di musicisti come Chick Corea, Herbie Hancock e in seguito Bill Evans e Keith Jarrett, lo orientano sempre più verso il jazz acustico e, nel 1985, comincia a lavorare professionalmente nei clubs. | Col passare del tempo, il piano solo e il trio diventano le situazioni da lui preferite. Nell’86 costituisce i First Trip; nell’87 l’Estatic Trio; nell’89 l’Ecto Jazz Ensemble. Nel ‘93, insieme alla cantante pisana Roberta Pierazzini, dà vita al progetto “Jazz in Italiano”, con testi in italiano di Roberta su composizioni proprie. | Ma la particolare ricerca legata allo studio degli stati di coscienza non ordinari, coltivata parallelamente fin dall’età di 16 anni, lo porta nell’85 a scoprire un nuova forma di improvvisazione. Questo lo farà allontanare progressivamente dalla scena jazzistica, per approdare ad un nuovo modo di concepire il concerto: chi partecipa non è più un ascoltatore passivo, ma contribuisce alla creazione dell'evento sonoro in maniera attiva e determinante. | Il risultato è una musica libera da qualsiasi tipo di vincolo strutturale armonico che lui chiama “Ecto Musica”. Gli ascoltatori vengono opportunamente preparati in modo da favorire un approccio alla musica assai meno influenzato dall’atteggiamento critico della mente razionale. Si crea così una profonda sinergia, una sorta di fusione fra chi suona e chi ascolta e la musica che scaturisce è il risultato di questa “collaborazione energetica collettiva”.

Maestro Bottaini, che cos’è l’Ecto Musica?

L’Ecto Musica è costituita da episodi musicali che amo definire “Fiabe Sonore” e viene creata al momento, senza seguire nessuna melodia, armonia o ritmo predefinito ed è composta insieme sia da chi suona che da chi ascolta. | I partecipanti vengono opportunamente preparati in modo da favorire un approccio alla musica assai meno influenzato dall’atteggiamento critico della mente razionale. Si crea così una profonda sinergia, una sorta di fusione fra chi suona e chi ascolta e la musica che scaturisce è il risultato di questa “collaborazione energetica collettiva”.

Come nasce?

L’Ecto Musica nasce da un nuovo modo di concepire l’improvvisazione. Chi partecipa non è più un ascoltatore passivo, ma contribuisce alla creazione dell'evento sonoro in maniera attiva e determinante. Da oltre 35 anni mi occupo di stati di coscienza non ordinari. Probabilmente questo ha determinato il mio amore per la Musica, in special modo per l’improvvisazione. Dopo aver attraversato diverse esperienze, principalmente in ambito jazzistico, nel 1985 ho cominciato ad occuparmi di un particolare tipo di ricerca, che ho chiamato Ecto Musica: si tratta di improvvisazioni al pianoforte eseguite in “ambiente” opportunamente preparato. | Per ambiente intendo lo spazio psico-fisico nel quale avviene l’esperienza, spazio in cui l’atteggiamento mentale degli ascoltatori gioca un ruolo attivo e determinante ai fini del processo creativo in atto. Prima di iniziare a suonare, infatti, si cerca di creare un clima energetico favorevole fra noi partecipanti, utilizzando varie tecniche. Molto importante è anche la posizione fisica che si assume poi per l’ascolto: quella sdraiata è la migliore. | Questa preparazione favorisce un approccio alla musica assai meno influenzato dall’atteggiamento critico della mente razionale. Si crea così una profonda sinergia, una sorta di fusione fra tutti noi e la musica, creata sul momento senza seguire alcuna melodia, armonia o ritmo predefinito, è il risultato di questa “collaborazione energetica collettiva”. | Chi partecipa all'esperienza viene messo in condizione di effettuare un “viaggio” all'interno di sé stesso e di accedere a dimensioni spesso inesplorate… Alla fine si “riemerge” con una straordinaria sensazione di benessere, come aver fatto il “pieno” di energia. | Ma vorrei addentrarmi un po’ di più nel meccanismo che sta alla base di questo processo. Negli ultimi anni, grazie agli studi di alcuni ricercatori nel campo delle neuroscienze (Prof. Grinberg-Zylberbaum, Messico – Dr. Nitamo Montecucco, Italia) e con l’ausilio di apparecchiature sofisticate come il Brain Olotester, (elettroencefalografo computerizzato capace di scomporre le onde cerebrali in 64 bande e di visualizzarle a colori sul monitor) si è raggiunta una maggiore comprensione delle dinamiche che intervengono a livello di “comunicazione sottile” tra persone, in ambienti opportunamente preparati. | Fra le varie importanti scoperte nell’ambito della “coerenza” neuro psichica, spicca quella relativa alla "sincronizzazione collettiva", ossia all'esistenza di un "campo di coerenza collettivo" tra persone in gruppo. Una serie di esperimenti, iniziati nel 1994, su gruppi di 12 persone, prima e durante una sessione di meditazione, hanno evidenziato un aumento della coerenza tra le onde EEG dei cervelli di persone vicine durante la fase di meditazione, con valori che hanno superato il 60% con punte massime che hanno raggiunto l'82%. E' la prima dimostrazione scientifica dell'esistenza di un "campo di coscienza collettiva". Questi dati permettono di comprendere le basi scientifiche della "telepatia collettiva", della cooperazione o delle difficoltà di relazione all’interno di gruppi di lavoro, classi scolastiche, società.” | Queste ricerche hanno provato che esiste una comunicazione (elettromagnetica e anche non-locale) tra le aree del cervello e gli emisferi di una stessa persona, tra i cervelli di due persone vicine (madre-figlio, medico-paziente, amanti, ecc.) e tra i cervelli di persone in meditazione a distanza. | Le nostre menti comunicano, le nostre coscienze possono sincronizzarsi e diventare parti di un “campo di coerenza collettiva”. Il pianoforte, inserito nel gruppo opportunamente preparato all’ascolto – anch’io mi pongo come ascoltatore, con l’unica differenza che appoggio le mani sulla tastiera – diventa una periferica, una sorta di “stampante sonora” che viene pilotata in tempo reale dalla coscienza collettiva del gruppo, risultante dalla sincronizzazione interpersonale. | Si inizia con le mie dita che, percuotendo casualmente la tastiera, fanno risuonare alcune note. Queste onde sonore si propagano nel campo di coscienza collettiva e ritornano al pianoforte attraverso le mie mani, innescando un loop, una sorta di effetto Larsen (il sibilo che si avverte quando si mette il microfono davanti all’altoparlante) fra la coscienza collettiva e il pianoforte stesso. L’intero processo si autoalimenta progressivamente, fino a produrre veri e propri episodi musicali: le “Fiabe Sonore”. La qualità e il contenuto della musica, che viene improvvisata sul momento, è quindi il risultato di questa interazione fra le nostre coscienze sincronizzate che modulano in tempo reale il processo creativo in atto, da me innescato. Una musica che, potremmo definire, nasce dall’autorganizzazione psico-fisica del gruppo pilota di riferimento. (vedi video-clip)

Maestro, un concerto di Ecto Musica può essere proposto come evento/spettacolo, oppure essere utilizzato per fini terapeutici più mirati?

Si, senza alcun dubbio. Il concetto fondamentale che caratterizza la Ecto Musica è lo "stato di coscienza non ordinario" dell'operatore musicale che ha sviluppato la capacità di raggiungere lo stato di "ex-stasis". Questo permette di instaurare con chi ascolta un rapporto speciale, nel quale l'aspetto empatico viene esaltato alla massima potenza. La musica nasce così dalla profonda comunione fra chi suona e chi ascolta: in pratica l’ascoltatore contribuisce in maniera attiva e determinante al processo creativo in atto! | Dalle innumerevoli esperienze che ho avuto, a partire dal 1985, è emerso chiaramente che questo nuovo modo di fare musica ha una potenzialità terapeutica notevole. Chi partecipa all’esperienza viene messo in condizione di effettuare un “viaggio” all’interno di sé stesso e di accedere a dimensioni spesso inesplorate. La durata del concerto è di circa 50 minuti. Alla fine, quando ognuno condivide le proprie sensazioni, l'elemento che accomuna tutti è l'aver provato come delle “vibrazioni” e la cosa interessante è che sono localizzate al livello dei chakra: alcuni le avvertono alla gola, altri al plesso solare, altri ancora alla sommità del capo. In questa Bacheca si possono leggere alcuni racconti dei partecipanti. | Ho avuto anche il caso di una persona che, arrivati al termine, mentre stavamo tutti rientrando nello stato di coscienza ordinario, rimase sdraiata a terra attraversata da impressionanti convulsioni all’addome… «Non vi preoccupate, — disse — non ho niente, non sono mai stato così bene in vita mia…» e continuò così per altri dieci minuti. Un esempio molto chiaro di “sblocco energetico”. | Alla fine del viaggio si “riemerge” con una straordinaria sensazione di benessere, come aver fatto il pieno di energia.

Maestro Bottaini, per avvicinarmi alle sensazioni da lei descritte, che cosa mi consiglia di ascoltare?

Ad oggi, ho all’attivo 7 CD: “Ecto Musica allo Chalet dei Tigli”; “Connessione cosmica”, con la collaborazione di Anna Federighi nel ruolo di canalizzatrice; “Vibrazioni cristalline”, con la collaborazione di Anjori e i suoi Cristalli; “Concerto al Castello Pietralata”; “Il respiro del Suono”; “Fiabe olotropiche”; “Il respiro del Suono tra i fili…d’erba”. Ognuno è ricco di sensazioni capaci di darle una straordinaria sensazione di benessere.

Per chi volesse approfondire l'argomento:
http://www.chiamaroma.it/forum/Fabio-Bottaini-e-land39ECTO-MUSICA-t14941.html
http://www.ectomusica.it
http://www.myspace.com/ectomusica



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