Era da un po’ che aspettavo. Un mese fa le strade con la mia ex hostfamily si erano separate, e da allora solo un grande universo fatto di incognite e di dubbi al quale non potevo assolutamente dare delle certezze. La tanto attesa risposta è poi finalmente arrivata, ed è fresca di appena due giorni: ho finalmente trovato la mia sistemazione. Mia, perchè non ho trovato solo il luogo in cui passare i quasi otto mesi che mi dividono dal ritorno, ma ho trovato un ambiente, un luogo, una famiglia e un ”contorno” che mi calza alla perfezione. Per sta volta non mi soffermerò a parlare dei singoli che compongono questo fantastico insieme, per questo ci sarà tempo. Sono finito su, 400 km a nord del Circolo Polare Artico, in un villaggio chiamato Andenes, situato nell’isola di Andøya. Un paesino a misura d’uomo, dove tutti conoscono tutti, in cui un grande faro rosso la fa da padrone, sovrastando le case colorate, com’è tipico dei villaggi di mare. Tutto in torno a me, l’Oceano. Un Oceano grande come i sogni che maturavo prima di sbarcare qui, e che finalmente ora riusciranno ad esaudirsi.
PS: prima di chiudere, volevo aggiungere una cosa. Un ringraziamento, fatto con il cuore, a tutti coloro che nei momenti tristi e difficili che mi sono lasciato alle spalle mi sono stati vicini, facendomi sentire il loro calore nonostante tutta la distanza che ci separa. E su tutti, una menzione particolare ai miei genitori, Paolo e Nicoletta, che non hanno mai smesso un attimo di aiutarmi. La lontananza mi ha fatto capire ancor di più quanto è infinito e irrazionale l’amore che nutro per loro.Matteo.