Un recente studio pubblicato su Aging Cell (Fat maintenance is a predictor of the murine lifespan response to dietary restriction) illustra gli effetti della restrizione calorica su ben 41 gruppi di topi geneticamente diversi. La sorpresa e' stata che i gruppi che hanno subito la maggior riduzione di tessuti adiposi sono anche stati quelli che sono morti prima. Quelli che invece li hanno mantenuti, sono vissuti piu' a lungo. Questa e' stata una sorpresa perche', fino ad ora, si riteneva che il calo dei tessuti adiposi fosse necessario ad ottenere l'estensione della vita tipica della restrizione calorica.
Dopo il disclaimer di prassi di uno dei ricercatori (fino a quando studi simili non saranno condotti su esseri umani, non sapremo se quanto vale per i topi valga anche per gli esseri umani), veniamo al sodo: un altro ricercatore ha dichiarato che ogni individuo reagisce alla dieta in maniera diversa, a seconda del proprio profilo genetico. Alcuni fanno fatica a perdere peso, mentre altri fanno fatica a mantenerlo. Se i risultati di questo studio fossero applicabili agli esseri umani, essi indicherebbero che coloro i quali faticano a perdere peso avrebbero piu' probabilita' di ottenere gli effetti benefici della restrizione calorica di coloro che perdono peso facilmente.
Il comunicato stampa del centro di ricerca presso il quale e' stato condotto lo studio: Mouse study turns fat-loss and longevity link on its head