Il Paracetamolo è un analgesico ampiamente utilizzato antidolorifico e l'ingrediente principale di farmaci di uso quotidiano per raffreddore ed influenza. Anche se scoperto nel 1890 e commercializzato come un antidolorifico dal 1950, fino a pochi anni fa non si è mai saputo esattamente come funzionasse.
Questo studio non cerca la causa effetto: prendo il farmaco mi viene il problema. Analizza i dati statistici di chi ha assunto il farmaco e li mette in relazione con le sindromi di ADHD diagnosticate nelle persone analizzate .
La pubblicazione sulla rivista Jama pediatrics che è una delle più importanti ed i numeri dello studio fanno si che senza allarmismi vada valutato attentamente con il medico l'uso del paracetamolo in gravidanza.
Lo studio è stato effettuato in Danimarca su 64322 madri su bambini nati tra il 1996 ed il 2002 ed ha valutato a 7 anni i casi di sindromi di ADHD e disordini dell' attenzione manifestati nei bambini.
Più di metà delle madri ha detto di aver usato Paracetamolo (Acetaminofene) in gravidanza. I bambini le cui madri hanno preso il farmaco almeno una volta in un trimestre hanno manifestato il 37 % di incidenza in più di sindrome da ADHD se il farmaco è stato per 20 o più settimane il rischio sale oltre il 50 % in più di incidenza.
Uno studio NON vuol dire che bisogna sospendere l' utilizzo del farmaco anche perché il Paracetamolo è sempre il farmaco che ha il minor numero di effetti collaterali rispetto agli altri usati in gravidanza .
Va solo usata grande cautela e non considerato un farmaco innocuo anche perché già nel 2011 vi avevamo parlato in questo post del monitoraggio AIFA ed in questo del suo meccanismo di azione e dei suoi effetti colalterali.