Un'ora al museo

Creato il 14 giugno 2012 da Litalianodalontano @italianschool

La Fanciulla Velca
Eccomi qua di nuovo.Dopo molti mesi, torno a scrivere di qualcosa di bello. Finalmente!!!In questi giorni ho studiato per dare un esame. Vorrei diventare guida turistica e, proprio oggi, ho fatto la prova scritta. Non so se è andata bene, non so se ho risposto esattamente o no, ma questo non è importante alla fine della giornata. L’importante è aver avuto l'occasione di rivedere e ristudiare bellissime opere d’arte e di averlo fatto con un vecchio amico, con cui non sono mancate le risate e i momenti di stupore di fronte ad alcune meraviglie.E una di queste meraviglie mi va di raccontarla brevemente.
Prima di essere un dipinto è stata una donna, si chiamava Velia Spurinna. Era una donna etrusca. In tutto il mondo è conosciuta come Fanciulla Velca.

Figlia e sorella di grandi guerrieri (suo fratello era addirittura considerato un eroe!), sposò Arnth Velcha, appartenente ad una famiglia di magistrati molto importanti.
Era una donna ricca, anzi, ricchissima, tanto che lei e gli altri componenti della famiglia Velcha avevano addirittura la scorta. 
Era una donna bella, anzi, bellissima, tanto che ancora oggi guardare il suo ritratto affrescato dà un’emozione che non si può descrivere.
Era una donna amata, anzi, amatissima, anche da morta, tanto che, se il marito ne custodì il corpo nella tomba di famiglia (la Tomba degli Scudi), i genitori la vollero ricordare per sempre (e quando dico per sempre intendo dire per sempre) con un ritratto affrescato nella propria tomba (la Tomba dell’Orco).
Era una donna forte, anzi, fortissima, tanto che Caronte, il traghettatore di anime che con il suo martello metteva fine alla vita, questa volta, non ha vinto. E Velia è ancora viva nei miei occhi.
Sono a Tarquinia, nel Lazio. E’ una città bellissima, uno scrigno pieno di tesori. Se vi va di aprirlo, andate a fare un giro da quelle parti… e rimarrete a bocca aperta!
  *L’angolo delle curiosità
La Fanciulla Velca è diventata un francobollo: il disegno è di Giorgio Toffoletti e il valore è, in realtà, un po' misero: solo 0,05 Euro...povera Velia!