Un'ora al museo

Creato il 08 novembre 2011 da Litalianodalontano @italianschool

Il Mosè di Michelangelo
Esserea Roma nel Rione Monti mi dà una certa emozione: ho lavorato per tanti anni inuna galleria d’arte proprio in questo quartiere ed ho ricordi meravigliosi diquel periodo. Ripercorro virtualmente le vie di sampietrinie ricordo odori, voci e volti. Colsorriso sulle labbra arrivo al nostro appuntamento di oggi, nella basilica diSan Pietro in Vincoli, dove ci aspetta il Mosé di Michelangelo Buonarroti,realizzato tra il 1513 ed il 1516 circa.  Lastatua è al centro di un complesso monumentale (più sculture ed elementiarchitettonici che compongono un’unica opera) conosciuto come la tomba di papaGiulio II (incubo di tutti gli studenti di arte: Michelangelo ha impiegato 40anni per terminare questa tomba che non rispecchia assolutamente il suo progettoiniziale e che, ironia della sorte, non ospita nessuno, perché papa Giulio II èsepolto in Vaticano con lo zio Sisto IV).
Mosè è seduto, con la testa rivolta a sinistra. Un braccio è poggiato sullegambe e l’altro regge le tavole della legge, mentre la mano sta arricciando labarba. La gamba destra è piegata e il piede poggia completamente a terra, la sinistrainvece è sollevata e il piede poggia sulla base solo con la punta. Mosè èmaestoso e severo e, anche se è seduto, percepisco che è pronto a muoversi equesta sensazione mi è data dalla posizione della testa, contraria a quella delcorpo. Noto un particolare che mi incuriosisce: due corna. Perché Michelangelo ha scolpito due corna? Nella Bibbia è scritto che Mosè, scendendo dal monte Sinai dove aveva ricevuto da Dio le tavole della legge, avessedue raggi di luce che partivano dalla fronte. La parola raggio e la parola corna in ebraico si dicono keren.Indago,aprendo i cassetti della mia memoria, la statua di Michelangelo. Miricorda altre due opere: il Profeta Isaia di Raffaello (nella basilica di Sant’Agostinoa Roma) e il San Giovanni di Donatello (sulla facciata del Duomo di Firenze). 
Raffaello ha dipinto Isaia dopo aver visto la Cappella Sistina di Michelangeloe ora Michelangelo lo cita nella sua scultura: siamo in un loop cinquecentesco!

Lastatua di Donatello invece ha la stessa tensione della testa che ha Mosè da cui derivail senso di movimento trattenuto.


L’angolodelle curiosità:*Sidice che nella barba, sotto il labbro inferiore, Michelangelo abbia scolpito ilprofilo di  Giulio II e una testa di donna (io ci ho provato, giuro, ma non liho mai visti!).*Losguardo è stato definito “terribile”: pare che la parola terribilità sia stata coniataper indicare il carattere di Michelangelo (orgoglioso, severo e irascibile).
*Letavole della legge sono rovesciate, come se fossero scivolate dalle sue braccia. *Laleggenda dice che Michelangelo colpì con un martello il ginocchio della statuagridando: “Perché non parli?!” (rassicuro tutti: il ginocchio del Mosè stabenissimo, non c’è traccia di frattura).
*Ilrestauro della statua è stato condotto come un vero e proprio evento: per laprima volta i visitatori potevano accedere ad un ponteggio parallelo a quellodei restauratori e vedere la statua nei minimi dettagli. I più ansiosi potevanoinoltre seguire giorno dopo giorno l’andamento dei lavori via internet grazie awebcam fisse. 
*Nel 2004 il granderegista Michelangelo Antonioni ha girato un cortometraggio dal titolo Lo sguardo di Michelangelo (regalatevi 15 minuti per vederlo, è meraviglioso!).
La prossima settimana mi piacerebbe vedere e guardare un'opera di Caravaggio. Non sarò più a Roma, quindi preparate le vostre valigie virtuali. L'appuntamento è a Genova, rendo così il mio piccolo ma doveroso omaggio ad una terra che sta soffrendo. Iscriviti a Viadeo, il business social network scelto da <a href="http://www.viadeo.com/it/profile/lorenza.bevicini" title="Profilo Viadeo di Lorenza Bevicini"> <b>Lorenza Bevicini</b></a> e più di 30 milioni di professionisti

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