Vedere non è uguale a guardare. Spesso succede che vediamo un’opera d’arte, ma non facciamo attenzione a quello che l’opera ci vuole dire. Non la guardiamo.
Proviamo a guardare insieme, proprio come se fossimo là davanti, l’opera La Nascita di Venere di Sandro Botticelli.
Prima di tutto: dove siamo? Siamo alla Galleria degli Uffizi di Firenze, nella sala 10-14. E’ una sala piena di opere di Sandro Botticelli. Sulla parete alla nostra destra c’è la Primavera, un’opera famosa quanto la Venere, che pare sia stata concepita poco dopo questa meravigliosa opera.Vediamo l’opera:Appena ci avviciniamo nasce una domanda: ma se Venere nacque dalla spuma del mare, perché qui è dipinta sopra una conchiglia? In verità questo quadro rappresenta Venere che arriva sull’isola di Cipro spinta dal vento. Al centro del quadro si trova Venere, in piedi su una conchiglia, nuda come una statua antica. E’ sospinta, a sinistra, da Zefiro, il vento di ponente, al quale è abbracciata la ninfa Clori, che simboleggiano l’atto d’amore. A destra una fanciulla, una delle Ore che determina il cambio delle stagioni, in particolare della Primavera, le porge un mantello ornato di rose e mirto, piante sacre alla dea: sembra quasi il prolungamento delle ali di Zefiro e pare che insieme creino una sorta di arco, in cui c’è Venere. Il viso della dea, si dice, è il ritratto di una donna fiorentina molto bella che si chiamava Simonetta Vespucci e che morì a 23 anni. Tutte le figure sono costruite da una linea e il contorno è dato da un sottile strato di colore più scuro che crea una curva morbida nelle figure.Adesso guardiamo l’opera:Un grande restauratore italiano, Michele Cordaro, diceva che un’opera si comincia a guardare da dietro. Scopriamo così che questa opera è fatta su due teli di lino cuciti tra loro (non si usava allora fare le opere su tela, è una tecnica che viene dall’Europa del Nord) e sopra è stata stesa una base di gesso tinto con un po’ di blu, in modo che tutto il quadro avesse un tono azzurrino. La tecnica di pittura (colori sciolti in colle animali e vegetali, chiamata tempera magra) dà molta luminosità alle figure e Botticelli ha usato anche molto l’oro per schiarire le zone in luce. L’opera rappresenta il concetto neoplatonico di amore come energia che dà la vita, come la forza più importante della natura. Venere è nuda e rappresenta la bellezza dello spirito, la purezza, la bellezza dell’anima.Chi ha dipinto questi quadri? Sandro Botticelli era un pittore fiorentino. Nasce nel 1445 in via della Porcellana (vicino a Santa Maria Novella, forse poi possiamo andare a scoprire com’è diventata la via, forse possiamo trovare la sua casa e vedere dove viveva!). Suo padre era conciatore di pelli e suo fratello Antonio invece era orafo. Sandro forse cominciò a lavorare con suo fratello, ma poi andò da Filippo Lippi, un importante pittore con cui dipinse a Prato le Storie di Santo Stefano e San Giovanni Battista. Dopo che Filippo Lippi se ne andò da Firenze, Sandro Botticelli iniziò a lavorare con Andrea del Verrocchio (dove lavorava anche Leonardo da Vinci). Da Lippi imparò l’uso della linea di contorno che dà ritmo a tutta la composizione, da Verrocchio imparò che la linea può mostrare la psicologia del personaggio del quadro.Sandro Botticelli era anche un grande studioso, molto vicino alle teorie dei neoplatonici e a Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze. I temi della bellezza e dell’amore sono importanti perché l’umanità, ispirata dall’amore, può arrivare al regno dello spirito. Lorenzo il Magnifico usava l’arte per mostrare quanto Firenze fosse ricca di persone sapienti e per circondarsi di opere piene di significati che solo chi era sapiente poteva capire. L’arte si stacca dalla vita reale e rappresenta il mondo delle idee.
P.S.: Per chi ama le curiosità, la Venere è raffigurata nelle monete italiane da 20 centesimi di Euro...e così l'arte di Botticelli torna nel mondo reale dopo aver vissuto per tanto tempo in quello delle idee! Iscriviti a Viadeo, il business social network scelto da <a href="http://www.viadeo.com/it/profile/lorenza.bevicini" title="Profilo Viadeo di Lorenza Bevicini"> <b>Lorenza Bevicini</b></a> e più di 30 milioni di professionisti